Covid, autunno "mite" dopo la stagione vaccinale: confronto con il 2020
I nuovi casi di positività al Sars Cov2, riferisce il bollettino, sono 232. Un anno addietro furono quasi 4 volte tanto e il carico sui sistema ospedaliero era molto più pressante. Il ruolo della vaccinazione
LECCE - Il bollettino epidemiologico di oggi, 3 novembre, riferisce di 232 casi confermati di positività al Sars Cov2 (di cui 24 per la provincia di Lecce) e di 158 pazienti attualmente ricoverati per Covid, di cui 16 in terapia intensiva. Un anno addietro, il 5 novembre del 2020*, i nuovi positivi furono 850 con 745 persone nei reparti ospedalieri di area medica e 122 in area critica. Le vittime furono 26, oggi ne risultano 8 (ma questo dato eredita qualche rallentamento nelle comunicazioni nei giorni del fine settimane e nel lunedì festivo).
Un anno addietro l'incidenza su base settimanale era di circa 150 nuovi casi ogni 100mila abitanti, oggi è di poco meno di 32, cioè al di sotto di quel valore di 50 che è considerato il limite oltre il quale il sistema sanitario inizia ad andare in affanno, a partire dal tracciamento dei contatti.
La differenza, che balza qui agli occhi, dipende dal numero dei tamponi? No, al contrario: allora furono circa 7.500 (compresi quelli ripetuti), oggi 22.600 (sempre compresi quelli ripetuti su casi già noti). I dati sono molto chiari: l'introduzione della vaccinazione, prima riservata a operatori sanitari e anziani, poi progressivamente estesa a tutta la popolazione over 12, ha portato a un livello di contenimento dell'epidemia, nonostante le varianti del virus, che oggi consente, seppur con precauzioni, lo svolgimento regolare dell'anno scolastico, delle attività lavorative e di quelle sportive, agonistiche e non. Soprattutto, consente un funzionamento ordinario della sanità pubblica che per mesi e mesi è stata ipotecata e paralizzata dalla morsa del Covid.
Tornando al bollettino odierno, i casi di infezione in questo momento censiti in Puglia sono 3.134 (un anno addietro erano oltre 13.500).
*5 novembre perchè il 3 novembre del 2021 il bollettino fu accompagnato da una nota che spiegava quanto il dato dei nuovi casi fosse il frutto di positività non registrate nei giorni precedenti. Si è ritenuto dunque che il bollettino del 5 (1.165 tamponi positivi) fosse più attendibile, anche di quello del 4 che poteva contenere qualche strascico del giorno prima.
