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Giovedì, 25 Aprile 2024
I numeri del 30 ottobre

Covid, in Puglia 853 nuovi contagi. Dibattito aperto sulle scelte del governo

Si attendono le disposizioni nazionali che dovrebbe sancire lo stop anticipato all’obbligo vaccinazione per il personale sanitario. Lopalco: “Ingiustificato l’attacco in atto verso la gestione italiana della pandemia”

LECCE -  Stop anticipato già dal primo novembre all’obbligo di vaccinazione anti-Covid per il personale sanitario con conseguente abrogazione delle sanzioni per inosservanza e cancellazione del bollettino giornaliero sui numeri dei contagi: sono alcune delle linee guida che il nuovo governo Meloni intende introdurre per affrontare la gestione del covid.

Misure che aprono il dibattito tra gli addetti ai lavori e la politica e che ovviamente dividono nella loro interpretazione. Tra i più critici Pier Luigi Lopalco, già assessore alla Sanità pugliese e in prima linea nel corso dell’emergenza sanitaria nella Task force regionale messa in piedi da Emiliano. L’epidemiologo promuove la decisione dell’abolizione del “bollettino giornaliero”, ritenendo ormai inutile “se non dannoso nei momenti caldi della pandemia”, in favore di uno settimanale.

Ma Lopalco è fortemente critico sull’abolizione delle multe e reintegro per i sanitari non vaccinati: “Sono due misure – spiega - che per strizzare l'occhio ad uno sparuto manipolo di no-vax sanciscono ancora una volta il principio, tutto Italico, che fare i furbi in questo Paese conviene. Male anche l'intenzione di abolire per decreto l'uso di mascherine in ambienti sanitari; tale decisione andrebbe guidata da linee guida scientifiche, non da atti politici che puzzano molto di ideologia”.

Ancora più netto su quello che giudica un “attacco frontale alla gestione italiana della pandemia”, diretto senza tanti giri di parole all’ex ministro Speranza, dimenticando che “le scelte di politica sanitaria durante la pandemia furono prese da due governi diversi, entrambi sostenuti dalle stesse forze politiche che oggi sono al governo”: “Mi chiedo – aggiunge -, in questa fantomatica commissione d'inchiesta, il ministro Salvini da che lato siederà: dalla parte dell'accusa o della difesa? Visto che le due regioni ad aver pagato il più grave dazio alla pandemia erano entrambe guidate dalla Lega”.

Da qui l’invito alla presidente del consiglio ad essere “davvero patriota” difendendo l’operato del Paese e aprendo un “tavolo di epicrisi per valutare l'efficacia delle azioni intraprese, correggere gli errori e pianificare quanto necessario per le prossime pandemie”.

Il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, promotore della legge regionale vigente sull’obbligo di vaccinazione covid per gli operatori sanitari, avverte: “In Puglia non avrà alcun effetto pratico l’annunciata decisione del governo nazionale di eliminare l’obbligo alla vaccinazione Covid per gli operatori sanitari. È pienamente vigente, infatti, una legge regionale, la numero 2 del 2021, con cui fu esteso l’obbligo per le vaccinazioni ordinarie anche a quella contro il Covid. Faccio inoltre presente che le sanzioni della legge regionale sono molto più incisive di quelle contenute nella disposizione statale in via d’abrogazione”.

“Mi spiace – aggiunge - dover rilevare la notevole assurdità di un Paese dove ai medici bisogna imporre l’obbligo di vaccinazione, con il Governo impegnato ad abrogarlo. L’assessorato alla salute e i direttori delle Asl s’impegnino a far rispettare gli obblighi derivanti dalla legge regionale, così da poter dire che in Puglia i medici devono essere vaccinati, come prova scientifica impone.”

IL BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO

Il bollettino epidemiologico odierno registra 7.088 tamponi eseguiti e 853 nuovi casi. Non si registrano decessi. Prima provincia per contagi è Lecce con 256 positivi. Per quanto riguarda i ricoveri, sono 192 le persone nei reparti ospedalieri territoriali, di cui dieci in terapia intensiva.

I positivi attuali in Puglia sono 13.698.

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