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Sabato, 20 Aprile 2024
L’inghippo sulla manutenzione straordinaria / Matino

Braccio di ferro tra Comune e centro educativo: decine di ragazzi disabili rischiano di perdere la sede

Intricata vicenda a Matino dove l’amministrazione ha notificato lo sgombero e l’ingiunzione di pagamento per circa 86mila euro per canoni insoluti alla cooperativa L’Albatro che gestisce la struttura diurna per giovani portatori di handicap. Bisticcio burocratico e avviato il contenzioso. Rammarico e mano tesa del sindaco

MATINO - Una situazione al limite del paradossale che nessuno, nelle intenzioni dichiarate, avrebbe voluto si configurasse. Una sorta di corto circuito burocratico in quel di Matino che rischia ora di estromettere dalla sede operativa la onlus che gestisce il centro educativo polivalente e a decine di ragazzi disabili di rimanere senza un luogo fisico e attrezzato dove continuare a svolgere le proprie attività collettive.

Di contro l’azione del Comune che recentemente, dopo l’avvio di un contenzioso promosso dalla cooperativa l’Albatro, nel settembre scorso ha notificato un’ordinanza di sgombero della struttura comunale di viale del Mattino corredata pochi giorni dopo da una ingiunzione di pagamento per canoni arretrati per un totale di circa 86 mila euro.

Un bisticcio comunale del quale anche il sindaco Giorgio Toma si è sentito rammaricato aprendo più volte le porte ad una mediazione e alla volontà politica e personale di trovare una soluzione prima di qualsiasi responso nelle sedi giudiziarie.

Dall’altro l’iter avviato dagli uffici comunali risponde alla fredda applicazione delle norme tecniche e amministrative per il recupero delle somme legate alla convenzione stipulata sin dal 2007 che prevede il versamento di un canone annuo di 5 mila euro da parte della cooperativa, ma con la possibilità di decurtare o di ottenere il rimborso del Comune per la manutenzione straordinaria purché le spese siano autorizzate e documentate.

Il problema di fondo resta però ancora aperto e i volenterosi ospiti della centro socio educativo l’Albatro continuano a vivere con lo spettro di una possibile perdita della sede se non si dovesse  giungere ad una risoluzione bonaria della vicenda.

2016-09-17 (1)

La ricostruzione della cooperativa l’Albatro                

Il Centro socio educativo polivalente onlus l’Albatro di Matino si occupa di assistenza a ragazzi diversamente abili. La cooperativa si trova all’interno di una struttura concessa dal Comune per la durata di dieci anni con decorrenza dalla fine di maggio del 2007 e con possibilità di rinnovo.

La concessione prevede il versamento di un canone annuo di cinquemila euro e la possibilità di poter decurtare le spese sostenute per la manutenzione ordinaria, comprovata da validi giustificativi. Inoltre, la convenzione recita testualmente che “Per l’area a verde circostante l’immobile, considerata l’ampia, nonché notevole superficie della stessa, ritenuta necessaria la piantumazione di essenze arboree, floricole ed ortofrutticole per la valorizzazione del sito i costi e le spese sostenute per la piantumazione compresa la manutenzione del verde, debitamente documentate, saranno dedotte dal costo annuo stabilito per la concessione”.

Accade quindi che da alcuni anni il Comune sta “richiedendo il versamento dei canoni annui scaduti senza voler riconoscere alcuna spesa regolarmente documentata e inviata all’amministrazione comunale” lamentano dalla cooperativa l’Albatro.

Anche per questo negli anni si sono susseguiti una serie di incontri tra l’amministrazione comunale e i rappresentanti della cooperativa e dopo un sopralluogo dell’allora responsabile dell’ufficio tecnico comunale, l’architetto Walter Pennetta venivano riconosciute le spese sostenute dalla cooperativa e riportate in una determinazione inserita nel registro del servizio al n°44 del 21 marzo 2017, ma secondo le contestazioni del centro educativo, la stessa non sarebbe mai stata protocollata dall’ufficio preposto.

“Successivamente viene nominato un nuovo responsabile dell’ufficio tecnico, l’ingegnere Renato Del Piano” spiegano i referenti de l'Albatro, “il quale effettua un nuovo sopralluogo e determina di non riconoscere alcuna compensazione tra le spese sostenute dalla cooperativa e i canoni annui”.

Una doccia fredda per gli operatori della onlus e diversi sono stati i tentativi da parte della cooperativa di trovare una soluzione al problema, con l’amministrazione comunale che tramite gli uffici competenti ha continuato ad inviare vari solleciti di pagamento dei canoni insoluti.

“A questo punto siamo stati costretti ad affidare il tutto ad un avvocato di nostra fiducia, decisione non facile visto che le risorse economiche della cooperativa sono frutto delle rette mensili a carico dei genitori dei ragazzi che frequentano il centro e sulle erogazioni liberali dei soci, dei conoscenti e del 5 per mille” spiegano ancora da l’Albatro, “anche in questo caso l’amministrazione comunale ha ignorato qualsiasi nostra richiesta di dialogo e nostro malgrado, dovendo tutelare anche i diritti di ragazzi diversamente abili, abbiamo deciso nel mese di Aprile dello scorso anno di citare il Comune di Matino davanti ad un giudice chiedendogli di esprimersi in merito alla questione”.

Da qui la vicenda tende ad ingarbugliarsi oltre misura visto che l’iter burocratico va avanti e il 13 settembre del 2022 Il Comune notifica un ordine di sgombero entro trenta giorni al quale fa seguito, alla fine dello stesso mese, la notifica di un’ingiunzione fiscale per l’importo complessivo di 86 mila e 812 euro. Il tutto mentre la vicenda era già sub iudice.  

“Ovviamente abbiamo dovuto subito proporre opposizione all’ingiunzione fiscale sobbarcandoci le spese legali” lamentano ancora dalla cooperativa, “e come nostro ultimo tentativo di accordo il 4 ottobre dello scorso anno, abbiamo inoltrato, per il tramite del nostro avvocato, una proposta transattiva nella quale proponevamo un versamento di 10 mila euro, da versare in 24 mesi, e la conversione del contratto di convenzionamento di concessione dell’immobile in contratto di comodato d’uso gratuito e l’accollo di tutte le spese di manutenzione ordinaria comprese quelle al verde. Una proposta che rappresenta per la nostra cooperativa un notevole carico di spese, considerata la nostra natura giuridica”.

“Ovviamente non abbiamo ricevuto nessuna risposta dall’amministrazione comunale” concludono da l’Albatro, “nonostante tutto, i ragazzi del centro, ignari di tutta la vicenda, hanno realizzato dei lavori che sono stati esposti durante il nostro mercatino di Natale. Sinceramente non riusciamo a capire l’accanimento dell’amministrazione comunale e soprattutto perché nessuno sta considerando il tipo di struttura e cosa significhi il centro per i ragazzi ospiti”.

Rammarico e mano tesa del sindaco

Tra le accuse mosse dalla cooperativa che gestisce la struttura di viale del Mattino anche quella di un presunto disinteressamento sulla questione da parte del primo cittadino, Giorgio Toma, che ha ereditato la patata bollente della controversa vicenda.

In realtà il sindaco ha ribadito anche recentemente il suo rammarico e rilanciato la possibilità di trovare una soluzione condivisa tra le parti. Lo ha fatto anche facendo un bilancio dell’azione amministrativa alla fine dell’anno e focalizzando anche la situazione di “incomprensione” sorta con il centro educativo per il quale non ha lesinato un fervido apprezzamento.

“Dal punto di vista sociale c’è sempre la massima attenzione della nostra amministrazione per le situazioni di fragilità, in collaborazione con gli enti del terzo settore e con le insostituibili parrocchie, in particolare le Caritas e le associazioni territoriali” ha sottolineato recentemente il sindaco Toma, “e ci addolora profondamente che l’amministrazione abbia avuto delle incomprensioni con una cooperativa sociale che, certamente a causa di cattivi consigli, ha intrapreso un contenzioso che nessuno voleva. Tuttavia siamo sempre disponibili a trovare una legittima soluzione prima della fine del giudizio in corso a tutela soprattutto degli utenti a cui vogliamo un gran bene”.

Citando l’elenco delle strutture che operano sul territorio di Matino e dintorni, considerate “vere e proprie eccellenze”, il primo cittadino ha incluso proprio l’opera meritoria a favore dei ragazzi disabili portata avanti dal centro educativo gestito da l’Albatro. E ora non resta che trovare la soluzione al contenzioso che stride alla volontà di entrambe le parti di proseguire nel cammino virtuoso a favore delle fasce più fragili della comunità cittadina.

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