Carenza di anestesisti e interventi bloccati: Gabellone chiede audizione in Regione
Il consigliere regionale si è fatto carico delle criticità lamentate presso l’ospedale “Ferrari” di Casarano dove gli interventi chirurgici sarebbero stati ridotti per la mancanza di personale. A breve la questione approderà nella commissione Sanità
CASARANO - Nuovo campanello d’allarme presso la struttura ospedaliera di Casarano dove la carenza di personale e soprattutto di anestesisti avrebbe già determinato una riduzione preoccupante degli interventi chirurgici programmati e il conseguente allungamento delle liste di attesa.
A farsi carico della criticità palesata dal nosocomio salentino anche il consigliere regionale, Antonio Gabellone, che ha chiesto al presidente della commissione regionale alla Sanità, Mauro Vizzino, di discutere con urgenza, in una specifica audizione, proprio del problema relativo alla “riduzione degli interventi chirurgici per mancanza di anestesisti presso l’ospedale Ferrari di Casarano.
Il consigliere di Fratelli d’Italia ha evidenziato, infatti, come l’ospedale “Francesco Ferrari” stia vivendo una situazione a dir poco drammatica proprio in relazione al blocco degli interventi chirurgici per mancanza di anestesisti.
“Da quanto risulta, a fronte di quattro blocchi operatori sono previsti solo sei interventi chirurgici al mese” scrive Gabellone, “siffatta situazione sta mettendo a repentaglio la salute dei cittadini non solo di Casarano, ma in generale del basso Salento. Non senza considerare che la maggior delle liste d’attesa riguarda pazienti oncologici che necessitano prioritariamente di interventi chirurgici”.
Alla luce di tale situazione Gabellone ha chiesto quindi di inserire, nell’agenda dei lavori della commissione specifica, l’audizione dell’assessore regionale alla Sanità, ovvero Michele Emiliano, del direttore alle Politiche sanitarie, Vito Montanaro, del direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, del direttore medico dell’ospedale di Casarano, Gabriella Cretì.
"Tutto questo al fine di comprendere le motivazioni che hanno generato quanto è stato evidenziato” spiega Gabellone, “ma soprattutto per sapere come Regione e Asl di Lecce, ognuno per quanto di loro competenza, intendono porvi rimedio rispetto a quanto oggi sta compromettendo il diritto alla salute dei cittadini”.
