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Castro, continuo stupore: il suolo regala la porzione di una statua antica

Non si fermano le scoperte archeologiche in località Capanne. La Soprintendenza annuncia il ritrovamento della parte inferiore del busto della scultura di Atena

CASTRO – La “perla del Salento” non finisce mai di stupire. Se già non bastasse la bellezza in sé di paesaggi e panorama, il sottosuolo continua a regalare doni preziosi che arricchiscono ancor di più il patrimonio storico-culturale di Castro, località già famosa nel mondo per la grotta della Zinzulusa.      

Dopo il ritrovamento avvenuto a gennaio del basamento del tempio dedicato al culto della dea Minerva, è di oggi la notizia di un nuovo rinvenimento. Si tratta della porzione inferiore di una statua di culto, emersa nell’ambito degli scavi che interessano la cortina muraria della città antica, in località Capanne.   

castro 1-3A rendere nota la scoperta è Francesca Riccio, soprintendente ad archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce. Secondo quanto riferiscono dalla Soprintendenza, è probabile che si tratti della parte inferiore del busto della statua di Atena, scoperta nel 2015 a Castro nel medesimo contesto, adagiato nella cosiddetta colmata messapica, cioè un esteso spazio in cui le strutture di epoca romana avevano inglobato quelle del periodo precedente (IV secolo a.C.) e che era stato riempito con un corposo scarico di terreno contenente pietre, blocchi e altri materiali provenienti in gran parte dal santuario di Atena.

Simili, rilevano gli esperti, sembrano anche le modalità di seppellimento. Come per gli elementi di pertinenza del tempio e per gli altri frammenti di sculture, non si tratta di un semplice reimpiego, ma di una deposizione intenzionale, per occultare ritualmente i resti del luogo di culto. I dati ricavati dalla Soprintendenza nel corso di questi anni di ricerche hanno consentito di datare entro la prima metà del II a.C. l’operazione.

Gli scavi, da diversi anni in concessione ministeriale al Comune di Castro, sono diretti da Francesco D’Andria, docente emerito dell’Università del Salento e accademico dei Lincei e seguiti per la Soprintendenza dall’archeologa Serena Strafella.

Capraro: "Una giornata storica"

Entusiasta per questa nuova scoperta è Alberto Capraro, assessore alla Cultura. “È una giornata storica – commenta - che premia la perseveranza e l’impegno di quanti hanno sostenuto e sostengono la cultura di Castro”. E aggiunge: “Come amministrazione siamo orgogliosi di questo rinvenimento che riporta la nostra città ancora una volta agli onori della cronaca internazionale come merita. Il museo – prosegue Capraro - verrà presto arricchito di un pezzo importante che darà vita alla quasi totalità della statua di Minerva, monumentale e unica”.

“Un sentito ringraziamento al professor D’Andria, al suo instancabile ed appassionato team guidato da Amedeo Galati, all’Università del Salento e alla Soprintendenza. Questo risultato è frutto del sostengo dei tanti donatori che negli anni hanno deciso di supportare questi lavori generando di fatto, un cantiere senza interruzioni di lavori. Ora – conclude l’assessore - puntiamo ad arricchire il territorio comunale con altri attrattori culturali per realizzare la Città Museo che abbiamo in mente”.

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