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Speranze per coloro che desiderano un figlio: riapre centro pubblico di procreazione

Sarà inaugurato a ore presso l’ospedale “Vito Fazzi" e avvierà subito i primi interventi di inseminazione intrauterina. Entro un mese partiranno anche le procedure per il cosiddetto “secondo livello”, ossia la fecondazione in vitro. Presto anche il terzo

LECCE – Chi ha attraversato quell’incubo sa bene che la via è tortuosa, fatta di spostamenti geografici, analisi, monitoraggi e spese insostenibili. Il maggior numero di coloro che devono rivolgersi ai Centri di procreazione medicalmente assistita lo fa presso cliniche private del territorio, con costi esorbitanti. O fuori regione.  All'estero. A Lecce, ora, un centro pubblico per la Pma, per consentire alle coppie affette da problemi di fertilità e o a quelle più in là con l’età, di concepire un figlio con l’aiuto della biologia.

Partirà a ore, presso l’ospedale “Vito Fazzi” con il primo livello. Entro un mese, inoltre, saranno anche avviate le procedure per sottoporsi ai trattamenti di secondo livello, quelli più complessi e che prevedono l’asporto di ovociti e la fecondazione in vitro.  Un sopralluogo è stato eseguito nella mattinata di oggi presso la struttura sanitaria dal consigliere regionale Donato Metallo, assieme al personale dell’area tecnica della Asl del capoluogo salentino e del personale sanitario. Una ultima verifica allo stato delle sale operatorie e degli ambulatori nei quali saranno effettuati visite, inseminazioni e interventi di procreazione in vitro.

 La Regione ha individuato tre aree in Puglia in cui aprire strutture che dovranno arrivare a consentire gli interventi di “terzo livello”, vale a dire l’ultimo step chirurgico nei casi di infertilità grave. Una delibera regionale di circa un paio di anni addietro, inoltre, aveva infatti disposto la riapertura di una struttura pubblica, dopo la chiusura del centro di Nardò. Il consigliere Donato Metallo, sollecitato da diverse coppie del territorio, aveva portato in Commissione Sanità la questione, chiedendo un’audizione e il supporto dell’Azienda sanitaria locale del capoluogo salentino. E i patti sono stati rispettati.

“Nel pieno rispetto del cronoprogramma che il commissario Rossi (che ringrazio ancora per aver onorato la parola data) qui, nel Salento, le coppie potranno realizzare il sogno di diventare genitori. E mentre mi raccontavano di stanze per gli embrioni e sale d’attesa riservate, io ho ripensato ad ogni storia ascoltata in questi anni.  È stato un lavoro di squadra, incessante.  Ma sono convinto che sia compito della politica rimuovere ogni ostacolo possibile.  E oggi, dopo anni di un’attesa che spesso ha rischiato di trasformarsi in sconforto, siamo qui a dire che ce l’abbiamo fatta, che non abbiamo mai smesso di crederci e lavorarci. Il nastro, tagliato, sarà il regalo più bello”, dichiara il consigliere democratico Metallo.

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