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Cestini per le spiagge sommersi di rifiuti prodotti in casa: primo monito

Sul litorale leccese registrate scene di ordinario menefreghismo, eppure la raccolta porta a porta è oramai attiva. I contenitori sono destinati a chi frequenta gli arenili, per cercare di mantenerli puliti

LECCE - C'è anche chi si è preso la briga di prendere il cestino per i rifiuti dalla spiaggia per sistemarselo nei pressi di casa, per comodità. Appena iniziata la stagione balneare, dalle località marine arrivano i primi "affreschi" di inciviltà e menefreghismo: dilaga l'abitudine di utilizzare i contenitori sistemati sugli arenili per depositare i rifiuti prodotti in casa.

Si tratta di cittadini sconosciuti all'anagrafe tributaria, che quindi non pagano la tassa sui rifiuti, oppure semplicemente di persone che non si curano di fare la raccolta differenziata. Così l'assessora all'Ambiente del Comune di Lecce, Angela Valli, deve ricordare che il sistema porta a porta è finalmente attivo su tutto il litorale leccese, oltre alle buone maniere (sotto una foto scattata a Frigole). 

Cestino frigole-2“I cestini posizionati sulle spiagge non sono cassonetti per la raccolta di rifiuti domestici – sottolinea l’assessora all’Ambiente Angela Valli – in questi giorni assistiamo ad un fenomeno di utilizzo distorto dei cestini che il settore Ambiente ha posizionato sulle spiagge per raccogliere i piccoli rifiuti che i bagnanti producono nel corso delle gite al mare. Alcuni cittadini, residenti temporaneamente nelle marine, li utilizzano invece per conferire le buste dei rifiuti prodotti in casa propria. Tra loro c’è perfino chi si è incaricato di spostare i cestini dalla spiaggia alla strada, per poterli utilizzare stabilmente come cassonetto stradale".

I comportamenti irregolari possono essere sanzionati, come accade sempre più spesso, grazie alle foto-trappole, per gli abbandoni nelle campagne: "Quanti intendono mettersi in regola con il sistema di raccolta possono contattare l’ufficio Ambiente per ricevere indicazioni precise e assistenza per la corretta iscrizione al ruolo Tari e il ritiro del kit per la raccolta - ha ricordato l'assessora -. Quanti, invece, utilizzano impropriamente i cestini delle spiagge come cassonetto si espongono a sanzioni pecuniarie, oltre che a comportamenti che vanno a danneggiare un servizio fondamentale per la comunità”.

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