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Un disegno ambizioso

Cinque progetti per 120 milioni: previsti anche terminal bus e parcheggio interrato

Sono candidati dal Comune di Lecce al Contratto istituzionale di sviluppo. Due hanno un valore di sistema, tra cui quello per un hub intermodale presso l'ex Foro Boario. Altri tre ricadono su altrettanti ambiti costieri 

LECCE – Sono cinque i progetti che l’amministrazione Salvemini ha candidato nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) “Brindisi-Lecce-Costa Adriatica”, per un totale di 119 milioni di euro.

Scadeva oggi, infatti, il termine per la presentazione delle proposte al ministero per il Sud e la Coesione Territoriale. La versione attuale del Cis punta a razionalizzare, su scala più ampia, i percorsi intrapresi negli anni scorsi e poi interrotti per il cambiamento della compagine di governo (dagli esecutivi a guida Conte e quello di Draghi). La ministra Carfagna in una videoconferenza nel mese di gennaio aveva avuto modo di spiegare che l’intento era stato quello di spostare la progettazione delle aree urbane alla fascia costiera con particolare attenzione alla salvaguardia ambientale e paesaggistica e alla fruizione sostenibile della costa.

“Il Contratto istituzionale di sviluppo che la ministra Carfagna ha riavviato è un’opportunità preziosa che mi auguro potrà fornire la necessaria dotazione finanziaria ai questi progetti per trovare concreta realizzazione – ha commentato il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini –. Le schede sono un patrimonio frutto del lavoro di conoscenza, studio, progettazione svolto negli ultimi anni dall’amministrazione. Dunque siamo giunti a questo appuntamento con le idee chiare e con progettazioni che candidiamo al Cis ma che resteranno a disposizione della città anche nel caso in cui non tutte le schede fossero immediatamente ammesse e finanziate. Ringrazio per il lavoro svolto i dirigenti e il personale degli uffici che ha partecipato alla predisposizione delle schede”.

Le due proposte per una nuova mobilità

Le schede inviate dal Comune di Lecce sono state preparate dal settore Programmazione strategica e redatte dai tecnici degli uffici Urbanistica e Lavori Pubblici. Due sono le proposte che hanno un valore di sistema: la prima, il cui costo stimato è di 29 milioni di euro, investe materialmente l’area urbana del capoluogo salentino, ma riguarda la mobilità e ha un significato strategico per i collegamenti con il resto del territorio. Riguarda, infatti, la realizzazione di un’autostazione presso l’ex Foro Boario per l'arrivo e la partenza dei bus, con un parcheggio interrato su tre livelli da circa mille posti e una velostazione.

L’altro progetto, da 16,2 milioni di euro, prevede la creazione di tre corridoi ecologici verso Frigole, Torre Chianca e San Cataldo attraverso piste ciclabili con forestazione lineare, messa in sicurezza del trasporto su gomma anche con interventi per contenere la velocità e migliorare gli attraversamenti. Ognuna di queste tre arterie ha le sue specificità progettuali: quella per San Cataldo, ad esempio, presuppone la riqualificazione del bordo strada e dello spartitraffico, un parcheggio prospiciente via Cristoforo Colombo e il recupero dell’area mercatale.

Litorale: valorizzazione degli elementi naturali

Ci sono poi tre proposte che riguardano propriamente gli ambiti della costa. Il più oneroso, da 55 milioni di euro, immagina una serie di interventi a Torre Chianca, Spiaggiabella, Torre Rinalda per la creazione del “Parco naturale abitato”: le misure attuative vanno dalla demolizione di immobili in zone a rischio idrogeologico e dei manufatti che limitano la fruizione della spiaggia fino al restauro conservativo e al miglioramento funzionale di Masseria Rauccio, passando dalla ricostruzione delle dune e dalla creazione di “piazze balneari” con servizi per le spiagge libere. Senza dimenticare il recupero della torre costiera a Torre Chianca, il cui progetto definitivo, già approvato a gennaio, prevede il rafforzamento degli elementi naturali che la circondano e che nei decenni scorsi sono stati messi a dura prova. Messa in conto anche la demolizione di un immobile abusivo e la realizzazione di un’area ecologica di sosta.

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Suggestiva appare la progettazione l'area di Frigole attraverso tre assi di intervento, per poco più di 6 milioni di euro: la creazione di infrastrutture verdi, come due percorsi ad anello per la valorizzazione della aree agricole e boschive caratterizzate da strade e canali, piccoli borghi rurali (Masseria Giammatteo, Masseria Olmo) e aree naturalistiche protette; il recupero dell’edificio dell’Idrovora come sede del Ecomuseo delle bonifiche e di quello che a Borgo Piave ospitava la scuola rurale come ostello turistico, in connessione con quello di San Cataldo e con Masseria Paladini di Frigole; la riqualificazione dell’area dell’approdo con il dragaggio dei sedimenti marini, la ristrutturazione del braccio a mare, il rifacimento delle banchine, la recinzione in legno della zona di approdo e l’illuminazione della aree circostanti.

San Cataldo: misura ulteriore per la darsena

Un’altra proposta, già licenziata dalla giunta, mira alla realizzazione della Spiaggia urbana di San Cataldo, per un totale di quasi 13 milioni di euro: alle schede per la riqualificazione di Lungomare Vespucci (compreso l’ostello) e Lungomare Caboto (con i Giardini di Adriano) si aggiunge quella per Lungomare Marinai d’Italia (già candidato al Programma di Azione e Coesione complementare al Pon Infrastrutture e Reti 2014-2020) con il recupero dell’ex sede della Lega Navale come centro per servizi orientati agli sport acquatici e il potenziamento della mobilità ciclopedonale in direzione della darsena. A proposito di quest’ultima si propone un ulteriore intervento di completamento, per altri 5 milioni di euro, con anche il prolungamento del bracco a sud per ridurre l’entrata di sabbia e posidonia nel canale di accesso alla darsena.

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