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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Melendugno

Torre dell’Orso pericolante, cantiere in settimana. Vicesindaco: “Pronti 200mila euro”

Dopo l’ultimo cedimento della falesia, a dicembre, associazioni e residenti hanno inoltrato segnalazioni e denunce. L’amministrazione promette anche un secondo intervento di 516mila euro per il consolidamento dell’altra zona della marina

TORRE DELL’ORSO (Melendugno) – Per ogni frammento della Torre dell’Orso e di falesia che si sgretola, una polemica. Dall’ultimo cedimento, appena il mese scorso, nella marina di Melendugno, la rabbia di associazioni e residenti si è sommata alla preoccupazione accumulata negli anni. Ne abbiamo parlato con l’amministrazione comunale melendugnese in vista della Conferenza dei servizi che, tra martedì 18 gennaio e giovedì 20, è stata convocata con “una procedura di somma urgenza per poter intervenire in tempi brevi e per poter ottenere una maggiore condivisione”, ha spiegato il vicesindaco melendugnese, Simone Dima.

È dunque in corso una progettazione d’emergenza, che sarà condivisa con tutti i soggetti coinvolti nell’incontro in attesa di un parere urgente. La Regione Puglia ha intanto garantito fondi per 200mila euro, già disponibili garantisce Dima. Tanto che a metà settimana, lunedì al massimo, sarà dato il via alla cantierizzazione dell’area per consolidare la base della fortezza, uno dei più n271609872_662670721569179_1845580819258183733_n-3oti monumenti del Salento.  Nei giorni successivi all’ultimo episodio, quello del mese scorso, l’area era stata subito transennata per interdire l’accesso ai passanti e tutelare il bene. In realtà, nonostante le transenne, in tanti hanno scavalcato l’inferriata per andare a curiosare nei pressi della torre e scattare delle foto. Questo atteggiamento, va da sé, non aiuta. Il punto è però un altro, come evidenziano i componenti dell’associazione “Torre dell'Orso M.i.A.”: le transenne inibiscono il passaggio, ma non “curano” i mali del monumento. Per cui si augurano un intervento realmente  stretto giro, per vitare ulteriori conseguenze al patrimonio naturalistico e architettonico del lungomare adriatico.

C’è però anche da aggiungere che nel periodo invernale è piuttosto inevitabile che l’azione erosiva delle stesse acque piovane contribuisca a un cedimento ordinario per il tipo di falesia presente nel Salento. Questo è un fenomeno naturale che nulla ha a che vedere con l’incuria. Intanto, nelle prossime settimane, sarà poi la volta della messa in sicurezza dell’altra area pericolante, quella che gli abitanti chiamano “Grotte dei pescatori”.

 “Stiamo perfezionando un progetto di variante che approderà negli uffici della Soprintendenza per gli ultimi pareri necessari. Un intervento da 516mila euro per i prossimi mesi”, ha proseguito il numero due del municipio melendugnese.

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