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La strana vicenda

Consumi elettrici del filobus, Comune batte cassa. Sgm chiarisce: “Somme non dovute”

Sulla questione resa nota dal coordinatore cittadino del Mrs, Capoccia, c’è la richiesta dell’ufficio Lavori pubblici della voltura e dell’indennizzo delle bollette negli ultimi cinque anni per 540 mila euro. Cantobelli spiega: “Già scomputate con i costi del carburante"

LECCE - Tiene banco in queste ore la richiesta inoltrata dal settore Lavori pubblici del Comune di Lecce e indirizzata alla società Sgm di procedere, con sollecitudine, alla voltura, entro 30 giorni, delle utenze elettriche relative al filobus, per il periodo che va da gennaio 2017 a maggio 2022, per un importo che supera abbondantemente il mezzo milione di euro.

La circostanza resa nota dal coordinatore cittadino di Lecce del Movimento Regione Salento, Giancarlo Capoccia, è stata poi confermata dalla nota esplicativa da parte del presidente della Sgm, Francesco Cantobelli, che ha altresì spiegato anche come le somme complessive per il consumo elettrico dei cinque anni, pari a 540 mila euro, non sarebbe per altro dovuto in quanto già scomputate dai costi del carburante secondo gli accordi in essere con l’amministrazione di palazzo Carafa.

Una questione che verrà a breve chiarita, in contradditorio, atteso che la dirigenza della società dei trasporti urbani, ha già fornito agli stessi uffici comunali, e per conoscenza anche al sindaco Carlo Salvemini, le relative rendicontazioni economiche. Sulla quetione anche il capogruppo a Palazzo Carafa di Prima Lecce-Andare Oltre, Gianmaria Greco ha presentato un'apposita interrogazione da discutere nel prossimo consiglio comunale. 

Il disappunto di Capoccia (Mrs)

“Con una nota del 3 ottobre scorso il Comune di Lecce, settore Lavori pubblici, ha chiesto alla società Sgm, azienda di trasporti pubblici della nostra città” scrive in una nota il coordinatore cittadino del Mrs, Giancarlo Capoccia, “di procedere con sollecitudine alla voltura, entro 30 giorni, delle utenze per il periodo che va da gennaio 2017 a maggio 2022 per un importo che supera abbondantemente il mezzo milione di euro.

“Ci chiediamo dunque perché tali somme non sono state corrisposte annualmente invece di mettere in difficoltà la società con una richiesta unica retroattiva di cinque anni che, verosimilmente, inciderà pesantemente sul bilancio? Da qui scaturisce spontanea una domanda: esiste nel bilancio societario SGM un capitolo con le somme accantonate per le varie annualità? Perché in caso contrario” conclude Capoccia, “si crea una difficoltà oggettiva che sarà scaricata sui cittadini perché ad oggi, sembrerebbe proprio che siano loro, pagando la bolletta elettrica del filobus, a garantire continuità dei servizi pubblici”.

Sgm chiarisce: “Somme non dovute”

“Con riferimento alla notizia relativa alla richiesta da parte del Settore Lavori pubblici del Comune di Lecce di pagamento di 540 mila euro per i consumi di energia elettrica del filobus” spiega il presidente di Sgm, Francesco Cantobelli, “vorrei precisare che ad avviso di del Società di gestione multipla tali somme non sono dovute, in quanto già scomputate dai costi del carburante, nell’ambito della rendicontazione dei costi di esercizio del filobus che la società predispone e trasmette ogni anno al Comune”.

“Ho inoltre già provveduto a chiarire tale circostanza con una nota inviata al dirigente comunale firmatario della richiesta ed al sindaco” chiarisce ancora Cantobelli, “offrendo la disponibilità mia e degli uffici ad una verifica in contraddittorio delle rendicontazioni effettuate”.

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