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Cordoni dunari per proteggere la spiaggia: l'intervento sperimentale a San Cataldo

Grazie all'impiego di alcune tecniche di ingegneria naturalistica è stato possibile “chiudere” i varchi che si erano creati nelle dune, posizionando nuclei di posidonia e altri materiali naturali

LECCE – Ricostruire le dune di San Cataldo per ripristinare l'equilibrio ambientale della spiaggia. E metterle al riparo dall'azione erosiva degli agenti atmosferici e dalla pressione antropica. Questi gli obiettivi del progetto “Welcome”, inserito all’interno del programma Ipa Cbc Italia-Albania-Montenegro” 2014-2020, che ha permesso di realizzare un intervento di ricostruzione delle dune nella marina leccese.

Grazie all'impiego di alcune tecniche di ingegneria naturalistica è stato possibile “chiudere” i varchi che si erano creati nelle dune, ricostruendo così la continuità dei cordoni dunali. All'interno sono stati posizionati nuclei di posidonia e altri materiali naturali, come tronchi e scarti di vegetazione.

L’intervento ha riguardato una porzione di duna estesa per 100 metri, nei pressi della darsena, è ed è stato preceduto da un'operazione di rimozione di rifiuti e plastiche. È stato realizzato dallo studio Archistart, che ha partecipato al concorso di idee indetto dal settore Pianificazione e sviluppo del territorio nel luglio del 2019.

La saldatura dei cordoni dunari è considerata una azione importante perché in grado di fornire sabbia alla spiaggia antistante e di mitigare gli effetti delle inondazioni marine. Per proteggere le dune dal via vai dei passanti sono stati anche creati percorsi obbligati per i bagnanti: le strutture installate saranno utili in virtù della loro funzione frangivento. La passerella di accesso alla spiaggia, essendo sopraelevata favorirà, con il tempo, la ricrescita della vegetazione. Nella zona è stata anche posizionata una bacheca informativa utile sensibilizzare i cittadini alla tutela dell'ambiente costiero.

I vari interventi nella marina leccese

Il settore Ambiente del Comune di Lecce e il Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare hanno curato il recupero e il trattamento dei materiali spiaggiati, ha rimosso le “marine litter” (i rifiuti marini creati dall'uomo), selezionando le biomasse spiaggiate e gestendo i resti di posidonia.

Le dichiarazioni degli assessori Miglietta e Valli

 “Questo progetto pilota ci consente di sperimentare azioni di ricostruzione dell'equilibrio ambientale delle nostre spiagge, provate dalla eccessiva pressione dei bagnanti e addirittura dei veicoli motorizzati – ha commentato l'assessore alle Marine, Rita Miglietta –. I cordoni dunari sono delle straordinarie infrastrutture naturali che svolgono molteplici funzioni a tutela della spiaggia”.

“La rimozione del litter dai litorali è una attività impegnativa quanto necessaria per ogni progetto di corretta manutenzione e rafforzamento dell'ambiente costiero – ha aggiunto l'assessore all'Ambiente, Angela Valli –. Con Welcome abbiamo sperimentato anche questa pratica, acquisendo esperienza e metodologia di intervento che potranno senz'altro essere applicati sul resto del litorale”.

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