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“Il mostro è arrivato dentro casa”: La Fontanella, sono 31 i contagiati

Numeri impietosi e ancora non definitivi Il sindaco di Soleto, Graziano Vantaggiato, denuncia scarsa comunicazione. E non solo. "Tamponi fatti in ritardo dall'Asl dopo il primo caso"

“Il mostro è arrivato dentro casa. Ed è entrato nel posto dove speravamo non arrivasse mai”. Inizia così, con il tono grave che la circostanza richiede, un video di oltre nove minuti con cui il sindaco di Soleto, Graziano Vantaggiato, illustra la situazione all’interno della casa di riposo La Fontanella: 31 contagiati dal Covid-19, i più ospiti della struttura (24), gli altri sette operatori.

Tutto prevedibile, certo e purtroppo. Fosche avvisaglie erano già nelle parole del direttivo stesso della residenza, pronunciate solo l’altro ieri, quando ancora si aveva contezza di una decina di casi (considerando anche il decesso di un’anziana di 95 anni), ma che ora diventano cruda realtà attraverso numeri dettagliati. E che, va aggiunto, non sono nemmeno definitivi. Sì, perché i dati, spiega il primo cittadino, sono riferibili ai tamponi realizzati dal 21 al 24 marzo. Mancano ancora quelli del 25, del 26 e del 27.

Vi è in tutto questo un ritardo di comunicazione che ferisce, soprattutto, le famiglie. “Ci sono ospiti che hanno familiari che stanno fuori e vivono nell’angoscia di non sapere come stanno i loro cari”, dice nella parte finale del suo intervento. Parenti che solo a tarda ora, dunque, hanno avuto conferma di quanto, in cuor loro, già temevano.

Finisce così “in ginocchio una realtà che era un’eccellenza. Un inferno per chi sta dentro e fuori. Un inferno della nostra comunità”, commenta Vantaggiato, ricordando come il primo caso sia balzato fuori sabato scorso (21 marzo), riguardando la già citata donna, poi deceduta in ospedale. “A seguito di quel decesso – aggiunge -, l’Asl ha fatto tamponi su ospiti e operatori e sicuramente li ha fatti anche con ritardo. Come con ritardo abbiamo avuto i dati”, denuncia, senza mezzi termini.

Senza titolo-1-18-25“Alcune persone sono decedute, altre ricoverate” e nella struttura sono attualmente una quarantina. “Una struttura chiusa, sigillata, commissariata e gestita dall’Asl”. Di fatto, si è trasformata in un reparto infettivi, e come tale viene gestita in queste ore. Non entra e non esce più nessuno. Dei pazienti, molti sono asintomatici “e speriamo che rimangano tali”, si augura il sindaco, spiegando di essere in contatto costante, per telefono, con il presidente regionale Michele Emiliano, con il prefetto Maria Teresa Cucinotta e con il direttore generale dell’Asl, ai quali ha chiesto di potenziare le figure all’interno e di fornire informazioni precise e dettagliate ai parenti.

Video | Il primo cittadino illustra l'amara situazione

Circa gli operatori infetti, il sindaco aggiunge che da cinque di cui si aveva conoscenza, sono aumentati a sette. E ve ne sono ora anche un paio di Soleto, che erano confinati in casa dal primo momento. “Essendo persone mature e corrette, stanno rispettando la quarantena e la stanno facendo rispettare ai loro familiari”. La situazione, dunque, è precipitata e si resta ancora in attesa di altri dati. L’invito finale, rivolto a tutti dal primo cittadino, è di avere senso si responsabilità. “Se vogliamo veramente bene ai nostri cari e al nostro prossimo, noi dobbiamo restare a casa”.

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