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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Covid 19: positivi un contatto di un giovane tornato da Malta e cinque migranti

Il bollettino regionale riferisce di 16 tamponi positivi. Il responsabile epidemiologico, Lopalco, commenta l'andamento recente: "Come onde di una mareggiata: se siamo bravi a contenerle, evitiamo lo tsunami"

LECCE –Il bollettino regionale sull’epidemia di Covid 19 conferma la circolazione del virus, in corso oramai da una ventina di giorni, anche se con numeri inferiori a quelli registrati con il report di ieri (33) e ribadisce anche una chiara correlazione con la mobilità tra la Puglia e alcuni Paesi scelti per trascorrere le vacanze. Un fatto acclarato anche a livello nazionale, tanto che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato ieri un'ordinanza per armonizzare i provvedimenti che vari governatori avevano preso nelle ore e nei giorni precedenti (leggi qui). 

Dei 16 casi riportati oggi, uno si riferisce alla provincia di Lecce – un contatto di uno dei giovani rientrati di recente da Malta - mentre cinque sono associati a migranti sbarcati la scorsa notta a Porto Selvaggio insieme a 73 altre persone (l’analisi di tutti i tamponi non è stata ancora completata: altri tre casi con ogni probabilità saranno inclusi nel bollettino di domani, venerdì). Il folto gruppo di migranti  di nazionalità afgana, somala, irachena e pachistana si trova – ha spiegato il direttore generale di Asl Lecce, Rodolfo Rollo – in aree di isolamento di un centro di accoglienza. I tamponi complessivamente processati nei laboratori pugliesi sono stati 1.746. Il numero delle persone ricoverate è aumentato di tre unità, da 45 a 48 (due di loro sono in terapia intensiva), mentre quello delle persone dichiarate guarite è passato da 3.977 a 3.979. Non ci sono state vittime. I casi attualmente positivi in Puglia sono 276.

Lopalco: "Contenere le onde per fermare lo tsunami"

Pier Luigi Lopalco, coordinatore epidemiologico della Regione Puglia, per commentare l’andamento dei contagi nel periodo più recente ha fatto ricorso a un paragone di cui si era già servito in passato.

“La prima volta che ho usato la metafora dello tsunami – ha ricordato in un post - sottolineavo il fatto che l'impatto dello tsunami era dovuto alla concentrazione della massa d'acqua in un'unica grande onda che si abbatte con violenza incontrollabile. Una mareggiata, invece, scarica la sua potenza con numerose onde consecutive. Sempre di acqua parliamo, ma gli effetti son ben diversi.  Cosa sta succedendo nella attuale fase pandemica? La figura mostra l'andamento dei casi segnalati in Puglia. Lo tsunami è evidente nella parte sinistra del grafico. Grazie al cielo nella nostra Regione la violenza è stata moderata ed abbiamo avuto il tempo per prepararci a contenerla. Ma cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane?”.

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“L'aumento dei casi recenti, nella parte destra del grafico, ha chiaramente un andamento completamente diverso da quello registrato a fine febbraio – ha spiegato l’epidemiologo -. Il virus è cambiato? L'estate ci aiuta? Non penso. Penso invece che i casi registrati fra luglio e agosto rappresentino l'innesco di una seconda ondata. Lo stesso innesco che a febbraio, semplicemente, non abbiamo rilevato e che poi ha provocato la grande ondata”.

Lopalco ha confermato, inoltre, l’abbassamento dell’età media nella platea delle persone trovate positive al nuovo coronavirus: “I casi che registriamo oggi sono di età più giovane e di gravità mediamente molto più lieve dei casi di febbraio. Sono dunque quei casi che a quel tempo non erano per nulla intercettati dal sistema di sorveglianza. In definitiva, le onde di oggi sono quelle di una mareggiata. Se siamo bravi a contenerle, probabilmente non svilupperanno lo tsunami”.

Leggi il bollettino regionale del 13 agosto

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