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Covid, 11.055 i contagi. Stabile l’occupazione dei posti letto in ospedale

Per la provincia di Lecce il bollettino riporta 2.400 casi di positività. I ricoverati in area medica restano 731 mentre 62 sono i degenti in terapia intensiva. Altri otto decessi. Il numero delle persone attualmente positive risale a 138.467

LECCE - Nell’ultimo weekend di gennaio i casi d’infezione in Puglia, riportati dal bollettino regionale, sono 11.055 sulla base di 75.588 tamponi e test analizzati.

La curva del contagio resta tendenzialmente sempre stabile e in attesa dell’annunciata regressione, resta pressoché invariato il numero dei ricoveri e nel computo c’è da tenere conto anche di altri 8 nuovi decessi registrati nelle ultime 24 ore.

L’occupazione dei posti letto complessiva nei reparti covid conta 793 pazienti, di cui 731 ricoverati in area non critica, come ieri, e 62 in terapia intensiva. Il numero delle persone attualmente positive risale a 138.467 al netto delle guarigioni registrate e riportate nelle ultime ore che sono state 1.028.  

I nuovi casi di positività accertata sono distribuiti tra i 3.293 della provincia di Bari, i 1.045 della provincia di Barletta-Andria-Trani, i 987 della provincia di Brindisi, i 1.731 della provincia di Foggia, i 2.400 della provincia di Lecce e i 1.1473 della provincia di Taranto.

Tra i residenti fuori regione ci sono altri 77 casi, mentre per altri 49 casi di positività la provincia di appartenenza non è stata ancora definita. I casi totali di persone contagiate in Puglia dall’inizio della pandemia sale quindi a 597.462, di cui 92.194 in provincia di Lecce.

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Nel tardo pomeriggio, intanto, è giunta una nota esplicativa del Dipartimento regionale di promizione della salute. Riguarda le procedure di notifica dei casi di positività. “Come è noto - spiega la nota -, a seguito del decreto ministeriale del 30 dicembre che ha consentito l’utilizzo dei test antigenici rapidi per la conferma di positività dell’infezione al virus Sars-CoV-2 anche senza conferma del tampone molecolare, la Regione Puglia ha adeguato le procedure di notifica dei casi”.

“Come comunicato dalla stessa Regione - prosegue la comunicazione -, è stata pertanto avviata una procedura di recupero dei casi che ricadevano in questa fattispecie: a partire dal 13 gennaio, da indicazioni ricevute dall’Iss e dal Ministero della Salute, ogni giorno sono stati comunicati sia i nuovi casi notificati nelle ultime 24 ore sia i casi riconteggiati a partire dal 1° gennaio, dandone quotidianamente evidenza sulla piattaforma dei Dati Aggregati della Protezione Civile del Sistema di Sorveglianza Iss”.

“Nel monitoraggio della settimana 13-17 gennaio, l’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato con mail di aver riscontrato un ritardo di notifica del 47 per cento - aggiunge il comunicato -: la Regione ha riscontrato la nota, evidenziando che il calcolo effettuato dall’Iss comprendeva anche i casi riconteggiati dal primo gennaio. Basandosi sui dati notificati entro le 24 ore di ciascun giorno della settimana in esame, il ritardo di notifica risulta invece pari al 2 per cento, da considerarsi assolutamente fisiologico e ampiamente al di sotto  della soglia di allerta del 15 per cento”.

In conclusione: “La Regione Puglia, quindi, non sconta alcun ritardo di notifica, nonostante i casi diagnosticati nei mesi di dicembre e gennaio, oltre 280.000, siano pari a tutti i casi positivi registrati da febbraio 2020 fino a novembre 2021, e agisce in assoluta trasparenza, curando di effettuare il recupero dei casi a seguito dell’innovazione introdotta dal nuovo decreto ministeriale”.

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