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Appello alla vaccinazione / Scorrano

Tre deceduti, due ricoverati: infezione da Sars Cov 2 dilaga in una Rsa

Il caso di Scorrano, dove un solo ospite è negativo, non è il solo a preoccupare la Direzione strategica di Asl

LECCE – Sono tutti positivi al Sars Cov 2, tranne uno, gli ospiti della residenza socio assistenziale “Villa Santa Lucia” di Scorrano, dove 29 sono i casi registrati. Purtroppo tre di questi sono evoluti fino alla morte, mentre due anziani sono attualmente ricoverati con sintomatologia Covid: uno risulta non vaccinato, l’altro con ciclo non ancora completato.

Quello di Scorrano, dove medici e infermieri del distretto socio sanitario di Maglie stanno monitorando la situazione, non è l’unico caso di preoccupazione in provincia di Lecce. In tutto sono 15 le strutture con ospiti risultati positivi: in sei di esse ci sono più di dieci casi, in quattro ce ne sono più di venti. La situazione, certamente, non è drammatica come nel marzo del 2020 quando la vicenda della Rsa “La Fontanella” di Soleto fece accapponare la pelle, ma non si può abbassare la guardia. 

I dati: vaccinazione a rilento

Sono questi i numeri che hanno spinto Asl Lecce a raccomandare, ancora una volta, la vaccinazione anti Covid per anziani, pazienti fragili e immunocompromessi. Sempre stando ai dati, infatti, è evidente che la campagna per il secondo richiamo non sta andando come dovrebbe. Considerando la platea dei cittadini dai 60 anni in su, si nota subito come la copertura sia bassa: anche al netto dei quattro mesi che devono intercorrere tra una somministrazione e l’altra, l’andamento è fiacco.

Tra gli ultranovantenni, degli 8.730 con tre dosi, in 2.324 hanno ricevuto anche la quarta (dati al 25 novembre); tra gli over 80 sono 11.671 le quarte dosi somministrate, circa un quarto del totale delle terze; nella fascia tra i 70 e i 79 anni hanno ricevuto la quarta dose in 13.712 mentre in 70.909 la terza; infine, dei 79.211 cittadini tra 60 e 69 anni con la terza dose, solo 9.418 hanno fatto la quarta.

L'invito di Asl alle strutture per anziani

Il fatto che l’emergenza sanitaria sia stata dichiarata cessata, insomma, non vuol dire che il coronavirus non possa ancora lasciare un segno irreversibile sulle persone più esposte, per età o condizioni generali di salute. Il commissario straordinario di Asl Lecce ha quindi rivolto un appello: “Grazie al vaccino le forme più cruente dell’infezione sono meno diffuse – ha dichiarato Stefano Rossi -, ma tra i soggetti più esposti e a rischio ci sono gli anziani. Per loro la campagna vaccinale non si è mai fermata e proprio in queste settimane il Dipartimento di prevenzione si sta adoperando per la somministrazione della quarta dose per gli over 80 e per i soggetti fragili ospiti delle Rsa. Invitiamo quindi le strutture che, per le ragioni più diverse, non avessero provveduto a organizzare le sedute per la seconda dose di richiamo per gli ospiti a contattare il Sisp (Servizio igiene e sanità pubblica, ndr) del Distretto Socio sanitario di afferenza. È sempre necessario, inoltre, che gli operatori sanitari che assistono persone fragili adottino tutti i dispositivi di protezione individuali e che siano comunque vaccinati in linea con le norme della Regione Puglia”.

L’occasione è propizia anche per ricordare che proprio oggi è iniziata la campagna itinerante di vaccinazione (anti influenza e anti Covid) con il camper ambulatorio di Asl Lecce (a questo link il calendario delle 13 tappe).

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