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"Un detenuto ha distrutto una stanza in carcere": l'allarme di Osapp

I segretari Montesano e Damato: “La Puglia penitenziaria vive il caos organizzativo, sia in ordine al trattamento ed ai rapporti con i detenuti, sia relativamente alla gestione del lavoro del personale di polizia”

LECCE - Tensioni, rischi e stress per il personale della polizia penitenziaria: il sindacato Osapp ha riacceso un faro sulla situazione del carcere di Lecce, evidenziando i carichi di lavoro per gli agenti che talvolta si trovano a dover gestire situazioni complicate.

Nella serata del 28 novembre è accaduto un nuovo episodio presso la Casa circondariale di Borgo San Nicola che ha destato preoccupazione e allarme: “Un detenuto con problemi psichiatrici ha distrutto e reso inagibile una stanza del reparto di osservazione psichiatrica (Rop) al 1° piano – si legge in una nota stampa del sindacato -. Ha divelto le finestre, i pannelli fonoassorbenti delle pareti, la telecamera interna e ha rotto i punti luce presenti nella stanza. I frammenti sono stati buttati nel corridoio contro il box agenti. Il detenuto ha messo in subbuglio la serenità del reparto perché i rumori hanno irritato la popolazione del primo piano e del piano terra”.

Secondo i segretari Pasquale Montesano e Ruggiero Damato, “la Puglia penitenziaria vive da tempo in una condizione di caos organizzativo, sia in ordine al trattamento ed ai rapporti con i detenuti, sia relativamente alla gestione del lavoro del personale”.

“In tale contesto appare evidente lo stress cui è sottoposto il personale, stanco ed esposto a rischi: ciò ha delle ricadute negative sull’organizzazione degli istituti penitenziari. In Puglia è necessario un cambio di passo”.

Conti alla mano, i sindacalisti denunciano “la carenza di personale, l'età media piuttosto alta degli agenti (vicina ai 50 anni) oltre alla mancanza di uniformi adeguate”. Tutto ciò a fronte di una popolazione carceraria che tende ad aumentare, mentre “il 70 percento degli istituti penitenziari dovrebbe essere completamente ristrutturato”.

“Il nostro plauso va alla Polizia penitenziaria che, con dedizione professionalità, continua a garantire gli standard di ordine di sicurezza – proseguono i due dirigenti Osapp -. Ma agli organi di governo e all'amministrazione penitenziaria deve arrivare il nostro dissenso per la mancanza di iniziative che, in Puglia, si rendono necessarie considerato che le carceri sono ancora teatro di episodi di particolare gravità”.

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