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I dipendenti della Ge.Ma. reclamano gli stipendi: "Corrisposto solo il 70 percento"

Gli addetti del comparto igiene a Casarano pronti a dare battaglia. Fp Cgil denuncia: "Lavoratori già stremati dai cambi d'appalto"

LECCE – Lo stipendio c’è, ma all’appello manca il 30 percento del dovuto. “Questa la sorpresa che hanno trovato in busta paga i 35 lavoratori del comparto igiene ambientale impegnati sul cantiere di Casarano”: denuncia Paolo Taurino, segretario provinciale Fp Cgil.

Stando alla denuncia del sindacato, l’azienda Ge.Ma, il 15 gennaio, avrebbe pagato in tempo utile lo stipendio, “erogando però assegni pari al 70 percento del dovuto”.

In assenza di soluzioni, Fp-Cgil Lecce, Rsu e lavoratori addetti al servizio di raccolta rifiuti a Casarano sono pronti a convocare, per l’inizio della prossima settimana, un’assemblea pubblica con manifestazione in piazza. Il sindacato proporrà a tutti e 35 i lavoratori di alternarsi davanti alla sede del municipio.

I dipendenti del Consorzio Ge.Ma., inoltre, lamentano ritardi nei pagamenti dei salari relativi a dicembre e settembre, di competenza della fallita Tradeco di Altamura.

“I curatori fallimentari di quest’ultima azienda hanno addirittura autorizzato il Comune di Casarano a erogare il dovuto ai lavoratori – puntualizza Taurino-. L’amministrazione comunale non ha però aderito a tale lineare soluzione e di fronte a questo rifiuto, a poco è servito anche l’interessamento della prefettura di Lecce, sollecitata dai sindacati”.

La denuncia prosegue anche su un altro versante: “I 35 lavoratori sono già provati dai vari passaggi di appalto del servizio di raccolta rifiuti. Vantano infatti un credito nei confronti della Igeco Costruzioni, impresa oggi in concordato preventivo uscita dalla gestione del cantiere di Casarano dallo scorso 1° agosto: Igeco infatti non ha ancora pagato lo stipendio di luglio, i ratei di 13esima e 14esima maturati, il Trattamento di fine rapporto (Tfr), ferie non godute e straordinari vari. Tutti crediti congelati per legge dalla procedura concorsuale richiesta”, puntualizzano dalla segreteria Fp Cgil.

“I lavoratori temono che si ripropongano le dinamiche del servizio già vissute in passato, dai vari fallimenti alla limitatezza delle risorse umane per il nuovo servizio porta a porta, dai mezzi inadeguati ai pagamenti dei salari con ritardi cronici – aggiunge Taurino -. I lavoratori attendono rassicurazioni, in particolare dal sindaco di Casarano, che potrebbe erogare il canone maturato e interpellare con urgenza l'azienda”.

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