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Martedì, 16 Aprile 2024
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Due docenti positivi, chiuso Centro Montessori. A Soleto riapre scuola infanzia

Il provvedimento adottato, a Lecce, in attesa dei tamponi sul personale. Il sindaco del piccolo comune annuncia la ripresa delle attività in presenza: esito negativo per un bimbo considerato contatto sospetto

LECCE – La positività di due docenti afferenti al Centro Montessori di Lecce ha portato alla chiusura, in via precauzionale, dei plessi che ospitano il nido, la scuola dell’infanzia e la primaria. Il provvedimento è stato disposto in attesa dell’esito dei tamponi a tutto il personale: le lezioni della primaria, fino a ordine contrario, proseguono a distanza.

A Soleto, invece, il sindaco, Graziano Vantaggiato, ha comunicato l’esito negativo del tampone fatto al bimbo che frequenta la locale scuola dell’infanzia. Il padre, giorni addietro aveva comunicato la propria positività e in via cautelare il primo cittadino aveva sancito la chiusura, per le giornate di ieri e di oggi, del plesso che, invece, domani riaprirà i battenti per tutti i genitori che volessero avvalersi della didattica in presenza.

Il nodo della didattica a distanza, adesso definita integrata, continua a tenere banco.  In Puglia, come noto, l’ultima ordinanza del presidente della Regione, Michele Emiliano, prevede la libertà di scelta per le primarie e le secondarie di primo grado (gli istituti superiori sono in Dad in tutto il Paese). Per i docenti si tratta quindi di garantire in modalità sincrona le lezioni tanto a chi è presente, quanto a chi segue da casa. È facile a dirsi, ma complicato a farsi: salvo luminose eccezioni, infatti, ci sono problemi di dotazioni di dispositivi, di attitudine alla didattica a distanza, di connettività alla rete: caso, quest’ultimo dell’istituto comprensivo di Cavallino, la cui dirigente scolastica con una nota di chiarimento ha comunicato che le lezioni saranno in modalità asincrona “in attesa di risolvere i problemi di connettività legati ai plessi dipendenti”.

Intanto è stata fissata al 18 novembre la trattazione collegiale dei ricorsi – di Luisa Carpentieri del Codacons Lecce e di Pietro Quinto, in rappresentanza di due gruppi distinti di genitori – presentati contro l’ordinanza del governatore del 29 ottobre. La Regione, soccombente in fase cautelare (gli effetti dell’ordinanza sono stati infatti sospesi fino all’udienza di merito) ha chiesto di anticipare la discussione, rivendicando “l’urgenza di tutelare la salute pubblica” e i primi dati sul ridimensionamento del contagio in ambito scolastico dopo l’entrata in vigore del provvedimento che imponeva la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado (misura poi rimodulata in direzione della libertà di scelta dopo il pronunciamento del Tar Bari e il varo dell’ultimo Dpcm).

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