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“Dopo i controlli su strada, pronti alla fase 2”: parla il segretario del Silp Cgil

Antonio Ianne fa il punto della situazione: "Eccetto le pecore nere, i salentini rispettano le norme. Saremo pronti a rintracciare le persone che sono state a contatto con i contagiati nella fase successiva di riapertura"

LECCE – I dispositivi di sicurezza ormai non mancano e le forze dell'ordine stanno concentrando i propri sforzi, ormai da settimane, nell'azione di prevenzione del contagio da Covid-19, con posti di blocco per controllare le uscite “sospette” di cittadini poco inclini al rispetto delle regole.

La situazione nel Salento, però, è decisamente sotto controllo, come ha raccontato il segretario del Silp Cgil di Lecce, Antonio Ianne.

E per due motivi: “Abbiamo controllato centinaia di persone per strada e le multe non sono mancate. Le pecore nere ci sono sempre, ma nella maggior parte dei casi i cittadini si stanno rivelando molto rispettosi delle normative in vigore, collaborando con gli agenti. La situazione dei contagi nel Salento è sotto controllo e, per il momento, non abbiamo particolari problemi”.

La Polizia di Stato ha superato il primo grande scoglio del rifornimento di mascherine e guanti, indispensabili agli operatori che sono in prima linea nella battaglia al Covid-19. Ovviamente, i dispositivi sono forniti regolarmente dal ministero dell'Interno e a Lecce erano già presenti scorte dovute alla gestione dell'emergenza degli sbarchi. Ma è chiaro che, trattandosi di una pandemia, ci si è trovati di fronte a una situazione di dimensioni imprevedibili.

“Abbiamo incontrato anche noi delle difficoltà nella prima fase dell'emergenza, al pari del personale sanitario e degli altri lavoratori della pubblica amministrazione. In un primo momento abbiamo razionalizzato l'uso dei dispositivi; oggi però nessuno esce a bordo di una volante senza indossare mascherine e guanti. I dispositivi non erano facilmente reperibili sul mercato e molti operatori hanno provveduto a comprare di tasca propria le mascherine chirurgiche. Tutte le sigle sindacali si sono date da fare per garantire l'approvvigionamento dei dispositivi indispensabili per assicurare i controlli all'esterno, tutelando la salute dei lavoratori”, ha spiegato il segretario.

Anche la gestione del lavoro negli uffici di polizia ha ricalcato le disposizioni in materia di lavoro agile e distanziamento sociale: “Negli ambienti di lavoro abbiamo adottato altri accorgimenti, rispettando la distanza di un metro e garantendo che l'alternanza degli operatori negli uffici. Ormai ci siamo abituati a utilizzare anche i prodotti igienizzati, come si fa ovunque”, ha commentato Ianne.

“Dal primo decreto del presidente del Consiglio abbiamo cercato di ridurre al minimo la presenza fisica negli uffici per prevenire i contagi – ha proseguito -. Abbiamo ristretto anche l'affluenza degli utenti negli uffici aperti al pubblico: l'ufficio passaporti non riceve, salvo situazioni di estrema necessità; l'ufficio immigrazione è chiuso fino al 4 maggio e anche questo aiuta a gestire la situazione”.

Antonio ianne 2-2Gli sforzi del personale in servizio, poi, sono quasi tutti concentrati nell'azione di controllo del rispetto del decreto sul coronavirus, anche perché sono state sospese le manifestazioni pubbliche, i concerti e le partite di calcio. “Anche i carichi di lavoro nei commissariati sono ridotti perché, a tutti gli effetti, si è ridotta l'attività – ha spiegato il referente sindacale -. I cittadini, però, possono stare tranquilli perché le forze dell'ordine assicurano sempre il controllo ordinario del territorio. Proseguono anche le operazioni urgenti e lavoriamo sempre sui codici rossi, in collaborazione con la Procura della Repubblica”.

Tornando  alla gestione dell'emergenza in corso, Ianne ha descritto un atteggiamento collaborativo dei cittadini che segnalano situazioni di assembramento nei pressi delle stazioni ferroviarie, abitate da persone che sono prive di una casa in cui rifugiarsi, o in condomini in cui si i vicini si danno appuntamento: “A parte il caso di Pasquetta a Gallipoli, in cui sono state segnalate diverse persone, possiamo dire che non si sono verificate situazioni esagerate e questo è un dato positivo”.

Le forze dell'ordine si stanno preparando anche a gestire la futura fase 2, in cui si immaginano delle riaperture parziali nel Paese: “Stiamo predisponendo gli strumenti che ci serviranno e siamo pronti a fornire un supporto particolare alla Asl di Lecce: la nostra azione sarà quella di rintracciare e contattare le persone che sono state in contatto, anche per breve tempo, con chi è risultato positivo al tampone sul coronavirus in modo che ciascuno di possa tutelare”, ha concluso il segretario.

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