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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Dopo il Miulli riprese anche al Dea. In arrivo la troupe per una nuova fiction

Partirà la prossima settimana il ciak della serie “Fino all'ultimo battito” che andrà in onda in autunno. La scelta della location ha generato qualche polemica, ma la Asl rassicura su sicurezza e ambienti distanti da percorsi Covid. Scene girate anche a Nardò e Poggiardo

LECCE - Dopo le aree esterne e le corsie del pronto soccorso e del reparto di radiologia dell’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti, saranno alcune stanze del complesso del Dea di Lecce, il nuovo dipartimento di emergenza e urgenza del “Vito Fazzi” di Lecce, che è tornato ad ospitare i pazienti Covid, a fare da scenario per le riprese della nuova fiction Rai dal titolo "Fino all'ultimo battito”. Le riprese della nuova produzione televisiva, curata da Eliseo Multimedia e per la regia di Cinzia Th Torrini, sono partite già dallo scorso anno, con un cast che vede impegnati nelle scene in particolare Bianca Guaccero, Marco Bocci, Loretta Goggi e Violante Placido, e nel novembre scorso hanno già visto impegnate troupe e attori presso l’ospedale pugliese di Acquaviva delle Fonti.

La produzione, che ha chiesto ausilio al ministero della Salute, ha puntato anche sulla modernissima struttura ospedaliera leccese del Dea, e sono intercorsi già da almeno tre mesi i contatti con la Asl leccese per approntare il set cinematografico nei meandri del presidio ospedaliero, in sicurezza e lontano dalle stanze di degenza dei pazienti ricoverati. Sono previste ulteriori riprese di scene della fiction anche presso gli ex presidi ospedalieri di Nardò e Poggiardo, così come nelle località di Trani e Bitonto. In terra salentina si partirà a girare dalla prossima settimana (in via di formalizzazione la firma della convenzione tra la società Eliseo Multimedia,  la Asl  e Sanitàservice anche in previsione delle operazioni di sanificazione degli ambienti), mentre la chiusura del set avverrà entro il 27 febbraio.

Sulla scelta considerata da più parti anche opinabile e sull’opportunità di utilizzare le strutture destinati ai ricoverati Covid, dalla direzione generale della Asl di Lecce si è già precisato che “le riprese non intralceranno, né incroceranno i percorsi Covid utilizzati dai sanitari e dai pazienti”. Non sono mancate comunque le prime risentire e critiche prese di posizione come quella del consigliere comunale leccese, Giorgio Pala. “È di queste ore la notizia che il Dea, la struttura diventata ospedale Covid-19, diventerà un set cinematografico e ospiterà le riprese di una fiction televisiva” commenta Pala “fa orrore una situazione del genere: davanti alla tragedia immane che sta colpendo tutti i cittadini italiani, ed in questo caso quelli leccesi, la Asl di Lecce e SanitàService pensano bene di offrire tale location alla serie tv. Una scelta vergognosa”.   

Proprio nella giornata di ieri il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è giunto a Lecce per inaugurare il quarto piano del Dea, con ulteriori 16 posti di terapia intensiva respiratoria, per un totale di 60 posti letto, ed ha riferito anche della scelta della struttura ospedaliera leccese per le riprese della fiction che dovrebbe andare in onda poi in autunno. Inizialmente presentata con il titolo “Il medico della mala”, in realtà, la serie, dove medical e crime si mescolano, è stata poi rinominata in via definitiva con il titolo “Fino all’ultimo battito”.              

        

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