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Elezioni dell’Ordine degli avvocati, al vaglio degli “esclusi” il ricorso al Cnf

Per Raffaele Fatano, la Commissione si sarebbe spinta oltre i suoi poteri. Intanto mercoledì, il nuovo Consiglio si riunirà per decidere le cariche. De Mauro verso la riconferma

LECCE - Non trova pace l’Ordine degli avvocati di Lecce. Anche queste elezioni, come le precedenti, sono state segnate da malumori e da incertezze. A tenere banco in queste ore tra le toghe è la discussione sull’estromissione dal Consiglio, di due eletti che, dopo il presidente uscente Antonio De Mauro, avevano ottenuto i maggiori consensi nell’ultima tornata.
Stiamo parlando di Raffaele Fatano e Luigia Fiorenza, entrambi con una lunga storia nel Consiglio e appartenenti allo stesso raggruppamento di candidati, posizionati rispettivamente al terzo e secondo posto nella classifica finale stilata ieri nell’ultima giornata elettorale, con 1.054 preferenze il primo e 1.080 l’altra.
La Commissione, presieduta dall’avvocato Domenico Guadalupi, ha ritenuto di escluderli, in ragione della sentenza con la quale la Corte Costituzionale ritenne legittimo il divieto di terzo mandato consecutivo dei componenti dei Consigli circondariali forensi, previsto dalla legge numero 113 del 2017. 
E’ pur vero, però, che, nel luglio del 2019, sia Fatano che Fiorenza, proprio in virtù di questa sentenza rassegnarono le dimissioni (insieme alla presidente Roberta Altavilla, al segretario Vincenzo Caprioli e all’avvocata Simona Bortone), rimanendo così in carica appena due mesi, un tempo talmente breve che risulta davvero difficile credere che lo spirito di alternanza cui di fatto mira la legge, non sia stato salvaguardato.  
Certo è che tutti quegli avvocati, e sono davvero tanti, che avevano democraticamente espresso la loro scelta, dovranno rinunciare ai loro rappresentanti. Ma la vicenda potrebbe avere degli sviluppi.
“Ritengo che la Commissione si sia spinta oltre ai poteri che le vengono attribuiti per legge”, ha commentato Fatano che, si è riservato di decidere nei prossimi giorni, con la collega, se impugnare la decisione al Consiglio nazionale forense. 
Intanto mercoledì, il nuovo Consiglio si riunirà per decidere le nomine di presidente, vicepresidente, segretario e tesoriere. Stando ai voti ottenuti – è stato il più suffragato – e al numero dei consiglieri (13 su 21) eletti che facevano parte del suo raggruppamento  – Antonio De Mauro sarà riconfermato  presidente. 
 

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