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"Emergenza sogni dei bambini" nel tempo coronavirus

Una sezione di ricerca che accoglie i disegni dei bambini nel tempo Coronavirus

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Molti penseranno sia un'operazione banale raccogliere disegni. Ottenere la fiducia dei genitori ad essere degni custodi delle immagini dei propri figli. Aprire un varco, un corridoio umanitario, di segni che escono dalle case per una fruizione pubblica. In particolar modo oggi, che di tempo ne abbiamo in abbondanza, costretti in casa dalla pandemia del Coronavirus. E invece non è così! È un'operazione nobile, complessa, di grande etica la raccolta di disegni; una cosa seria, per i bambini ma anche per gli adulti.

Lo sa bene la dottoressa Tiziana Dollorenzo Solari, autrice della ricerca scientifico-artistica I sogni dei bambini del mondo, che ha sempre ritirato disegni dal mondo, cercando il segno più libero e non scolarizzato; infatti la sua attenzione non si accomoda nell'alleanza con le scuole e le classi, dove sarebbe più facile estrarre i disegni, ma si spinge ad incontrare il mondo - l'anima mundi. Da oltre dieci anni si occupa dello psichismo del respiro nei disegni dei bambini delle diverse tradizioni e culture incontrati durante le performance internazionali presso musei d'arte contemporanea, ambasciate italiane all'estero, ospedali pediatrici, orfanotrofi, etc.

L'autrice, specialista nella malattia psicosomatica, avvia questa ricerca riconosciuta nella parte scientifica da Ordine dei Medici di Roma, Lecce e L'Aquila, a seguito di un lavoro e studio ventennale condotto con gli studenti universitari sul ritmo del respiro in rapporto all'apprendimento, memoria e concentrazione, durante il quale già quindici anni fa iniziava a intravedere un crescente malessere dei ragazzi nella percezione dello schema corporeo, nella gestione dello stress; per questo, andando a ritroso nella sintomatologia, decide di spostare l'attenzione sull'infanzia attraverso i segni dei bambini.

Raccoglie così negli anni oltre 4000 disegni, custoditi in dvd con gli estratti di ricerca che nel 2016 dona, insieme ai 25 teli performativi, ad enti culturali di eccellenza nel campo delle scienze e delle arti, costruendo una mappa internazionale e dimostrando l'abilità interdisciplinare a dialogare con identità così diverse, divenute custodi dei sogni, come: Istituto Terra realizzato da Salgado in Brasile, prigione di Halden in Norvegia, Green School di Bali in Indonesia, Ospedale Salpêtrière di Parigi, Accademia di Belle Arti di Venezia, Istituto Italiano di Cultura di Londra, etc.

A inizio marzo, dopo appena una settimana di isolamento a causa dell'emergenza sanitaria Coronavirus, decide di riaprire la sezione Emergenza sogni dei bambini, avviata nel 2009 a seguito del terremoto de L'Aquila, e approdata successivamente nei luoghi in cui maggiormente si concentra la sofferenza dell'infanzia: Ospedale Sant'Orsola Malpighi-Università di Bologna, Ospedale Pediatrico Regina Margherita di Torino, Polo Oncologico Pediatrico-Ospedale V. Fazzi di Lecce, Orfanotrofio di Sarajevo, etc. Emergenza durante il Coronavirus è stata una necessità per l'autrice che anticipatamente ha sentito il pericolo per i bambini chiusi nelle case, obbligati ad interrompere una quotidianità di incontro con la scuola, gli amici, le attività all'aria aperta.

Secondo la ricercatrice: «L'isolamento genera nei più piccoli un'interruzione grave riguardo i processi di sviluppo che si basano sullo sforzo di adattamento alle realtà extrafamiliari che l'adulto non comprende». Nel momento di riconfigurare Emergenza, ha pensato ad un invito aperto a condividere un disegno sulla pagina Facebook I sogni dei bambini del mondo, coinvolgendo adulti e bambini. «Raccogliere i disegni oggi - spiega - significa avere una testimonianza dello stato generale ed emotivo dei bambini e del loro sguardo che è sotto la pressione del momento, cioè della tv, dell'ambiente familiare e di quello esterno. Tutti elementi preziosi per capire come il bambino metabolizza un cambiamento così profondo del quotidiano».

Così, in questa situazione difficile e speciale, caratterizzata dall'isolamento e dalla distanza, l'autrice sfida l'avvicinamento ai bambini grazie alla sua esperienza performativa nel mondo sull'apertura di un telo come grande piattaforma di libertà e realizza un telo immaginario, Il grande libro dei bambini, spazio bianco - come afferma - «testimone di un tempo sconosciuto e di una quotidianità perduta" per una riflessione collettiva sul futuro attraverso i disegni dei bambini». Ma come si guarda un disegno? Negli anni di ricerca sono state delineate le conclusioni su come osservare i disegni, escludendo processi interpretativi e proiezioni dello sguardo adulto.

Scrive la ricercatrice: «L’interpretazione di un disegno è un fenomeno della mente e dell’inconscio di chi osserva, che rientra completamente nell’importanza e nella cura di una relazione [...] Il disegno del bambino lega il fruitore ad una trama senza parole che non sa raccontare». Dunque, la sola raccolta del disegno, per la sua importanza, diviene atto conclusivo. Agli adulti, genitori, educatori, artisti, resta una fruizione aperta con la consapevolezza che i bambini possono dare l'humus per ripensare le coordinate della vita come anticipato nella pubblicazione del 2013 Vento di primavera nelle città del futuro. In questo prezioso volume, edito in sole 99 copie e frutto della performance con 300 bambini delle scuole materne del Comune di Lecce, l'autrice annuncia un invito per le città ad organizzare una giornata per ascoltare il respiro dei bambini ed imparare dai primi movimenti.

Scrive: «[...] un richiamo per scoprire il corpo collettivo della città attraverso il corpo unico dei bambini che sognano e sentono gli archetipi del futuro. La primavera della città è la primavera del diritto di pensare l'altro punto di vista [...] attraverso le immagini e i piccoli corpi in movimento che ricordano la leggerezza delle soluzioni». La risposta ad Emergenza sogni dei bambini è stata in pochissimo tempo straordinaria. Hanno accolto positivamente l'invito gli Istituti Italiani di Cultura, di Londra, di Helsinki e di Oslo attraverso l'AGI - Associazione Giovani Italiani, numerosi gruppi di italiano all'estero, medici pediatri, Passaparola Magazine in Lussemburgo, Rete Arte e Medicina in Italia, etc.

La pagina Facebook I sogni dei bambini del mondo ha ricevuto decine e decine di disegni, dall'Italia e dall'estero, che vengono quotidianamente pubblicati, rigorosamente anonimi, come "dì-segni - i segni di oggi". L'autrice, dunque, in questo momento si predispone ad un periodo di sensibilità per ascoltare e agire con strumenti non solo scientifici (psicoanalitici, pedagogici) ma anche artistici, dando precedenza ai segni dei bambini a cui spesso affianca una scrittura condensata definita 'semi-scrittura': un linguaggio che protegge il segno e non lo definisce.

Nello stesso tempo sente l'impegno di studiare tutto quello che resterà dopo la fine del contagio Coronavirus, pensando alla possibilità di costruire un filo di comprensione per seguire i mutamenti lasciati dalla pandemia. Si possono trovare maggiori informazioni per partecipare all'iniziativa - Emergenza sogni dei bambini nel tempo Coronavirus - e sfogliare Il grande libro dei bambini sulla pagina Facebook I sogni dei bambini del mondo.

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