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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Fabbriche di comunità a disposizione dei vaccini: 30 imprese hanno già aderito

L'iniziativa, lanciata da Confindustria, ha avuto successo: le imprese diventeranno luoghi per le vaccinazioni. Il presidente Negro: "Le aziende, nonostante l’anno difficile, hanno agito con grande senso di responsabilità sociale"

LECCE – Un futuro migliore per il territorio passa dalla lotta al covid-19, e quindi da un'efficace campagna vaccinale. Parola di Giancarlo Negro, presidente di Confindustria Lecce che ha lanciato un'iniziativa interessante, allineata a quanto già proposto dal commissario straordinario per la gestione dell’Emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo.

A metà marzo, infatti, l'associazione degli industriali ha avviato una proposta di adesione per rendere le imprese fabbriche di comunità, quindi luoghi di vaccinazione.

L'idea è stata accolta con entusiasmo, al punto che in provincia di Lecce ha già raccolto la disponibilità di 30 imprese e molte altre hanno chiesto di essere coinvolte.

“E’ una sfida per la quale siamo pronti e che vogliamo affrontare in modo compatto, per uscire finalmente da questo incubo e riprendere a vivere. La nostra economia sta reggendo, seppure con qualche difficoltà - ha chiosato Negro -. Alcuni settori sono veramente al limite, ma possiamo ancora farcela. Siamo in attesa delle somme che, attraverso il Recovery plan, l’Ue metterà a disposizione per lo sviluppo anche del nostro territorio e che potranno davvero consentire la ripresa”.

I risultati su scala nazionale, in soli 9 giorni, sono stati eccezionali, dimostrando la grande sensibilità ed il senso di responsabilità degli imprenditori: le imprese che hanno risposto positivamente al sondaggio sono 7 mila 392.

Di queste poco meno della metà (il 48,8 percento) ha fornito disponibilità nelle regioni del Nord-Ovest; il 24,2 percento nelle regioni del Nord-Est (il 12 percento nel Veneto), il 14,1 percento nelle regioni del Centro, il 10,4 percento in quelle del Sud e il 2,5 percento nelle Isole.

Sul fronte delle infrastrutture, le imprese mettono a disposizione 9mila 757 sedi per un totale di almeno 15mila 681 locali disponibili. La metà delle imprese offre un solo locale, mentre l’8 percento ne offre almeno cinque.

Il 93 percento di questi sono situati in spazi interni, mentre il restante 7 percento offre spazi all’esterno. Un locale su quattro ha una superficie che supera i 100 metriquadri. Il 43 percento dei locali complessivi sarebbero disponibili per oltre 3 mesi. Per quanto riguarda le dotazioni sanitarie, il 34 percento dispone già di personale sanitario.

“Siamo in attesa – ha concluso Negro – del contenuto del Protocollo che Confindustria definirà per procedere con le vaccinazioni nelle ‘fabbriche’, così da essere pronti appena la fornitura di vaccini andrà finalmente a regime. Le imprese, nonostante l’anno difficile trascorso, hanno agito con grande senso di responsabilità sociale al servizio del Paese, nella consapevolezza che per sconfiggere la pandemia serve uno sforzo comune”.

L’auspicio di Confindustria Lecce, ora è che, non appena la fornitura di vaccini sarà adeguata, venga attivata rapidamente la rete capillare di imprese che ha offerto la propria disponibilità.
 
Di seguito l’elenco delle aziende che hanno aderito in provincia di Lecce: Banca Popolare Pugliese, Cog srl, Elata Salvatore Nicolazzo srl, Ele.Mer. srl Impianti, Elios Tours Sas, Enel spa, Euroservizi srl, Fiusis srl, Fonderie De Riccardis, Gianel Shoes srl; Ilmea srl, Isopharma Cosmetics srl, Italian Fashion Team srl, La Pineta srl, Leo Shoes srl, Links Management & Technology spa, Martinucci srl, Quarta Caffè spa, Spedicato Impianti srl, Stil srl, Studio Orto Kinesis srl ed alcune altre che, al momento, hanno voluto mantenere l’anonimato.

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