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Martedì, 26 Settembre 2023
La ricorrenza / Porto Cesareo

Fede e tradizione con la processione a mare: Porto Cesareo accoglie la Croce di Cutro

Nella giornata di domenica l’avvio delle celebrazioni in onore di Santa Cesarea, santa patrona della cittadina ionica. La comunità ha accolto la croce realizzata con i resti del barcone in cui si trovavano i migranti che hanno perso la vita sul litorale crotonese

PORTO CESAREO - Appuntamento con la fede, la tradizione e la riflessione per la comunità di Porto Cesareo che nell’ultimo fine settimana ha vissuto uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: la processione in onore di Santa Cesarea, la patrona della cittadina ionica, domenica pomeriggio è partita dalla chiesa del Sacro Cuore per poi proseguire in mare e culminare poli nella celebrazione  della Santa Messa.

“In onore dei festeggiamenti di Santa Cesarea la processione a terra e in mare ha accolto tantissimi presenti, tra cui autorità civili e militari oltre alle centinaia di cittadini e fedeli venuti a Porto Cesareo per rendere omaggio alla Santa Patrona” ha commentato la vicesindaco di Porto Cesareo, Anna Peluso, “ma c'è di più. Quest’anno la comunità accoglie la Croce di Cutro, realizzata con i resti del barcone in cui si trovavano i migranti che a Cutro hanno perso la vita. Un messaggio forte quello che si intende lanciare in tal modo, per preservare il ricordo di quella strage di innocenti che hanno pagato con la propria vita un crimine che non hanno commesso”.

Le autorità istituzionali-2

Un inizio di fede, quindi, ma anche di festa che, come ricordato dall’amministrazione comunale e dal sindaco Silvia Tarantino, continuerà in questi giorni per terminare con lo spettacolo pirotecnico programmato  la sera di mercoledì 30 agosto, condizioni meteo permettendo.

"In ottemperanza all'icona evangelica dei discepoli di Emmaus che illuminerà la fase esperienziale del cammino sinodale che ci aiuta a rimettere al centro Gesù e a partire dalla cura con la relazione con Lui e con i fratelli più poveri” spiega il parroco della chiesa Beata Vergine del Perpetuo Soccorso, don Antonio Bottazzo, “con l'ufficio della pastorale dei migranti della Diocesi di Nardò-Gallipoli, abbiamo accolto a Porto Cesareo la Croce di Cutro, che  ci offre l'occasione di leggere il dramma umano di questi nostri fratelli alla luce della Passione salvifica di Cristo”.

Tra i numerosi fedeli presenti è stata accolta anche la testimonianza del primo luogotenente, Raffaele Faggiano, che presta servizio presso la capitaneria di porto di Gallipoli, che ha effettuato numerose operazioni di salvataggio nei confronti dei migranti.

La Croce di Cruto

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