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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Focolaio in un reparto dell'ospedale di Gallipoli: trasferiti alcuni pazienti

Casi di positività a Medicina: spola delle ambulanze con il Dea di Lecce dove sono stati attivati altri 16 posti di terapia intensiva di area pneumologica. E a Taviano ordinanza del sindaco Tanisi

GALLIPOLI - Un focolaio di Covid nel reparto di Medicina dell'ospedale di Gallipoli ha portato nella giornata di ieri al trasferimento al Dea e al "Vito Fazzi" di Lecce di almeno otto pazienti. Cinque operatori sanitari, inoltre, sono in quarantena perché positivi e tamponi a tappeto per tutto il personale sanitario interessato nella speranza di circoscrivere gli effetti del contagio. Nonostante l'avvio delle vaccinazioni - la cui efficacia completa, va ricordato, si ha solo dopo la somministrazione della seconda dose -, sono diverse le strutture sanitarie in affanno a la disponibilità di posti letto in area Covid scarseggia.

A tal proposito, nel corso del pomeriggio Asl Lecce ha attivato nel quarto piano del Dea 16 posti di terapia intensiva respiratoria che possono essere convertiti, all'occorrenza, in posti di terapia intensiva generale. In questo modo i posti letto al Dea di area pneumologica diventano 60 di cui 16 ad alto impegno assistenziale e i restanti 44 a medio impegno (Reparto Pneumologia Covid).

Intanto a Taviano il sindaco, Giuseppe Tanisi, ha disposto per ordinanza il divieto di stazionamento nelle seguenti aree del territorio comunale: piazza San Martino, corso Vittorio Emanuele II da Largo Convento sino all'intersezione con via Immacolata, viale Barberini che si trova a ridosso del Parco Ricchello, dove è consentito l'accesso per fare attività motoria. Il provvedimento, emanato il 14 gennaio, ha portato all'intensificazione dei controlli da parte della polizia locale e dei carabinieri della locale stazione. Le sanzioni previste vanno dai 25 ai 500 euro. Secondo l'ultimo report Asl di Lecce (venerdì 15 gennaio) i casi attuali a Taviano sono 75 su un totale di 144 dall'inizio dell'epidemia.

"Useremo il massimo rigore nei controlli - ha commentato il primo cittadino -, nella consapevolezza che solo il pedissequo e scrupoloso rispetto delle regole potrà consentirci un contenimento dei contagi anche nella nostra Taviano che ultimamente, oltre ad un considerevole numero di positivi ha dovuto registrare, ahimè, qualche decesso per covid-19. Una linea dura che abbiamo deciso di adottare per il bene di tutti, e della quale, oltre ai risultati delle prime ammende (già una trentina), speriamo di poter verificare gli effetti anche sulla salute dei nostri concittadini che siamo impegnati a salvaguardare". 

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