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L'iniziativa / Caprarica di Lecce

Forno crematorio, comitato ribadisce contrarietà: “Tante adesioni alla petizione”

Prosegue la polemica sull’impianto che dovrebbe nascere a Caprarica: i promotori della raccolta firma rilanciano sull’inutilità dell’opera

CAPRARICA – Tiene ancora banco a Caprarica la discussione sul progetto di un forno crematorio che dovrebbe nascere alle spalle del cimitero comunale: il comitato che era nato per esprimere la propria contrarietà all’impianto che dovrebbe essere realizzato con un partenariato pubblico e privato, ha promosso una petizione che sta sottoponendo ai cittadini e che, a loro dire, starebbe raccogliendo numerose adesioni.

L’iniziativa del forno crematorio è partita dalla Provincia, che, nel novembre 2021 ha fissato i criteri per realizzare tre impianti sul territorio di competenza; i comuni interessati hanno presentato una candidatura, indicando i luoghi dove realizzare gli impianti crematori. Delle 8 proposte arrivate (Botrugno, Caprarica, Gagliano del Capo, Lecce, Lequile, Martano, Ortelle e Ugento), sulla base di alcuni criteri specifici, la scelta è ricaduta su quelle arrivate da Lecce, Ugento e appunto Caprarica.

Come aveva chiarito il sindaco Paolo Greco, intervistato sulla vicenda, è ancora in corso la gara per l’aggiudicazione della concessione; una volta ultimata questa fase, si passerà alla redazione del progetto definitivo, su cui si potranno esprimere pareri più precisi e formulare eventuali correttivi che tengano presente le esigenze di tutti e ricordando che l’opera verrà realizzato col rispetto di tutti gli standard di qualità.

Rassicurazioni che evidentemente non hanno confortato il comitato del “no”, che prosegue la propria battaglia. In una nota firmata da Donato Verri, Pina Turco, Oronzina Greco, Maria Fedela Vantaggiato, Antonio Morello, Maria Antonietta Calogiuri, Cosimo Barba, si chiarisce che tanti cittadini di Caprarica “hanno aderito alla petizione, inviata al Comune e alla Provincia di Lecce, per dire NO alla costruzione di un forno crematorio nel cimitero comunale e, molti altri, pur contrari, non hanno potuto esprimere il loro dissenso per diverse ragioni”.

“L’amministrazione comunale – scrivono - ha preparato, all’insaputa della cittadinanza, il percorso per la realizzazione di detta opera, con largo anticipo rispetto al bando e all’individuazione della Provincia di Lecce e continua ad avere fretta nell’espletare le varie procedure. È stato avviato un ricorso avverso la comunicazione di esproprio dal proprietario del terreno scelto per l’erigenda struttura; terreno agricolo coltivato, con progetto di reimpianto approvato dalla Regione Puglia e finanziato, con impianto idrico e alberi di ulivo già messi a dimora da tempo”.

I membri del comitato rilanciano specificando che la costruzione di un forno crematorio a Lecce renderebbe superflua una seconda struttura anche a Caprarica, a 12 Km dal capoluogo: “Nonostante tutto ciò – ribadiscono -, l’amministrazione comunale ha avviato la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori della struttura, non pensando ai gravi danni subiti dall’agricoltura, causa la xylella e,  soprattutto non curandosi della volontà e delle preoccupazioni dei cittadini; le firme acquisite possono essere ‘inutili’, come è stato detto, ma i cittadini firmatari hanno un valore non trascurabile in tempo di democrazia”.

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