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Gestione commissariale: il Tar Lazio boccia la proroga di sei mesi

Alla vigilia della scadenza elettorale imposta dal prolungamento dello scioglimento per infiltrazioni, l'avvocato Pietro Quinto esulta per la sentenza

LECCE – Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso dell’ex sindaco di Parabita, Alfredo Cacciapaglia, e degli assessori che formavano la sua giunta prima dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. I giudici amministrativi hanno dichiarato illegittimo il decreto di proroga di sei mesi con il quale la gestione commissariale, che si sarebbe dovuta interrompere dopo i 18 mesi per lasciare spazio alle elezioni previste per ottobre, venne prolungata di sei mesi.

Nel ricorso presentato dagli avvocati Pietro Quinto e Luciano Ancora si sottolineava la carenza, nel provvedimento di proroga, di motivi eccezionali ritenuti necessari per prolungare lo scioglimento dell’assise cittadina. Per il Tar Lazio, che ha condiviso questa impostazione, sarebbe stata necessaria “una motivazione molto rilevante per allontanare ulteriormente lo svolgersi della democrazia elettorale che caratterizza l’affidamento ordinario della gestione di un ente locale”.

Nel dispositivo si legge che “la disposta proroga della gestione commissariale è stata priva di adeguata motivazione su circostanze eccezionali che l’avrebbero giustificata ai sensi dell’articolo 143, comma 10, del Tuel, laddove appare tesa più a ribadire la legittimità del precedente scioglimento che l’effettiva esigenza di prolungamento del commissariamento per ragioni specifiche”.

Commentando la sentenza, l’avvocato Quinto si è detto per un verso amareggiato dal fatto che la sentenza del Tar,  verso la quale si può proporre appello al Consiglio di Stato, coincide comunque con la scadenza elettorale imposta dalla proroga della gestione commissariale, dall’altro soddisfatto per l’accoglimento delle argomentazioni alla base del ricorso: “Sta in fatto - ha conculso - che da questa mattina i commissari straordinari non hanno alcun titolo per risiedere nel Comune di Parabita. La qual cosa ha una sua rilevanza sia dal punto di vista amministrativo che dal punto di vista politico”.

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