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Martedì, 23 Aprile 2024
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Il ricordo di Gorbaciov fino al Salento: la cittadinanza onoraria e la vacanza a Castro

È scomparso, a 91 anni, l’ultimo presidente dell’Unione sovietica prima della dissoluzione. Il Tacco lo ricorda nel suo soggiorno del 2003, tra passeggiate e ristoranti assieme alla famiglia e alle guardie del corpo

LECCE – Le discromie sul volto lo hanno reso un’icona nota persino agli occhi di chi non ha vissuto quegli anni. Ora, nel giorno della sua scomparsa, la grande ragnatela del ricordo collettivo si va infittendo in ogni remoto angolo del mondo. E giunge fin qui. La memoria di Michail Gorbaciov, ultimo presidente dell’Unione sovietica prima della dissoluzione, si è irraggiata fino al Salento.

Ancora vivo il ricordo nel Tacco di una visita del 2003 da parte del politico russo e Nobel per la Pace nel 1990, al quale vengono associati i tentativi di defibrillazione dell’economia e del welfare del suo Paese, con una serie di interventi di modernizzazione e temi che prendono il nome di Perestrojka, Glasnost e Uskorenie. Riforme e agenda del Partito Comunista sovietico determinanti dal punto di vista storico perchè sì innovative, ma accusate di aver involontariamente accelerato una polverizzazione dell’area, con la separazione delle repubbliche socialiste e con la disgregazione dell’Urss.

Esattamente 19 anni addietro, proprio nei primi giorni di agosto, Gorbaciov arrivò nella Grecia Salentina dove, a Calimera, ricevette la cittadinanza onoraria. Era infatti atterrato qui per una speciale visita ai  comuni che compongono la comunità grica. In tanti lo ricordano nelle vie di Castro, in una carovana di auto blindate che si mosse per diversi giorni nelle zone limitrofe. Il leader sovietico scelse infatti una villa in cui trascorrere un soggiorno assieme alla famiglia e alle sue guardie del corpo.

Un edificio alla periferia di Castro, lungo la litoranea che conduce a Tricase. Struttura a pochi metri dal mare, presidiata giorno e notte, ma che Gorbaciov spesso lasciava per darsi alle passeggiate nel borgo marittimo e frequentando i suoi ristorantini e quelli dei paesi limitrofi (in alcune trattorie se ne trovano tuttora le immagini). Affabile - così è stato descritto da chi lo ricorda - avrebbe rinunciato alla riservatezza di quel soggiorno mediterraneo, per concedersi alla curiosità di fotografi e passanti. Anche per questo l’archivio della memoria della comunità salentina è sopravvissuto, restituendoci in questa giornata un ricordo preciso e “vicino” di uno tra i personaggi più influenti della politica del Novecento. Nonostante le distanze degli anni andati e di quelle imposte dai nuovi equilibri geopolitici.

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