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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Il bando di Sanitaservice penalizza i più deboli": la critica di Tarantino del comitato Asl

"Chi è in possesso della sola licenza media o del diploma non può competere con chi parteciperà partendo da un punteggio, per i soli titoli, di gran lunga superiore"

LECCE – Mal di pancia sulle assunzioni degli ausiliari sanitari nella società in house della Asl di Lecce.

A scagliarsi contro le regole del bando per la selezione di 159 unità di categoria A, posizione A, all'interno di Sanitàservice, è la presidente del Comitato consultivo misto della medesima azienda sanitaria, Rita Tarantino.

“Ravvisiamo nel bando una forma di ingiustizia sociale che penalizza i più deboli”, scrive la presidente che non nasconde le proprie perplessità e quelle dell'associazione che presiede.

“I criteri ed i requisiti penalizzano coloro che, per una serie di situazioni personali e difficoltà socio-economiche, nonché a politiche lavorative tragiche, non hanno potuto conseguire titoli di studio superiori, né trovare collocazione nel mondo lavorativo”, scrive Tarantino che si riaggancia ad alcuni articoli della Costituzione.

“Assistiamo oggi all'apertura di tali selezioni all'esercito di laureati che pur di lavorare, non essendoci altre possibilità, concorrono per impieghi molto lontani dalla loro specializzazione – scrive ancora -: ingegneri con laurea conseguita con 110 e lode che vincono il bando da bidello e così via”.

“La tristezza di questa tendenza è ulteriormente aggravata dalla circostanza che, chi è in possesso della sola licenza media o del diploma, non ha alcuna possibilità di competere con chi presenterà una domanda di partecipazione allo stesso bando partendo da un punteggio, per i soli titoli, di gran lunga superiore”, conclude la presidente che fa espressamente riferimento al bando di Sanitaservice.

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