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Il ciclista giramondo fa tappa a Nardò. “Sogno la libertà in sella alla mia bici”

Janus River, polacco di 82 anni, ha scelto il territorio neretino tra le tappe del viaggio che dal 2000 ha intrapreso nel mondo

NARDO’ – Macina migliaia di chilometri, da ormai diciotto anni, in sella alla sua amata bici cullando il sogno dei viaggi senza confini e staccati sospinto dal vento della libertà assoluta e in questi giorni ha fatto tappa anche in quel di Nardò visitando la città e incontrando anche gli alunni delle scuole. Il ciclista giramondo, Janus River, polacco di 82 anni, ha scelto il territorio neretino tra le sue tappe del viaggio che sin dal 2000 ha intrapreso in varie località dando vita a una catena infinità di solidarietà e di simpatia. Sono stati oltre 400mila i chilometri percorsi e 124 i paesi visitati sinora dall’infaticabile ciclista che da ieri ha fatto una sosta salentina, ospite del Gran Hotel Riviera a Santa Maria al Bagno, ed ha incontrato gli studenti delle classi di primaria e di secondaria di primo grado dell’istituto di piazza Umberto I ai quali ha raccontato la sua esperienza e la sua vita sulle due ruote. Ad accogliere il singolare visitatore anche gli amministratori comunali di Nardò, gli assessori Mino Natalizio e Giulia Puglia.        

“Quella del ciclista polacco è una storia eccezionale di libertà e anche di grande forza di volontà” commentano all’unisono i due assessori, “parlare con Janus è davvero un esercizio di vita che arricchisce, per il suo modo di pensare, per l’esperienza che ha fatto, per le incredibili aspirazioni che ha. Basti pensare con quanta curiosità lo hanno accolto e ascoltato i nostri studenti. Anche Nardò dunque, come è successo in tutti i posti in cui è stato, lo ha coccolato e gli ha augurato buon proseguimento”.      

Janus River-2Nato in Siberia da padre polacco e madre russa, Janus River fu costretto a lasciare la Polonia a ventotto anni per sfuggire al regime politico. Ha vissuto e lavorato in Italia per molto tempo, sino alla notte del 31 dicembre 1999, quando decise di cambiare vita. Fu un attimo, quasi una folgorazione. Decisi così di inforcare  una robusta mountain bike e un borsone e da Fregene iniziò a pedalare per le strade di tutto il mondo. In questo periodo sta percorrendo il Sud Italia e come ha raccontato e spiegati ai ragazzi che lo hanno subissato di domande la sua decisione nasce “dalla ricerca costante della libertà che sente sulla sua pelle quando pedala sulla sua bici”.

Dopo la sosta salentina le sue prossime tappe già in calendario saranno il Sud America, l’Australia e la Cina. Il tour proseguirà come da protocollo ormai consolidato. Sempre senza fretta, a piccole tappe di una ventina di chilometri al giorno, dormendo in alberghi, agriturismi e conventi che lo ospitano gratuitamente, seguendo una dieta senza eccessi e vivendo di fatto con pochissimi euro al giorno. E soprattutto con la stessa bicicletta del primo giorno di viaggio. Di ogni città, piccola o grande, ha mille storie da raccontare, ricordi di persone che ha conosciuto, affetto da conservare. E anche da Nardò porta via con sé, e divulgherà, aneddoti e conoscenze appena assaporate.   

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