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Giovedì, 18 Aprile 2024
Ciclo dei rifiuti

Impianto di compostaggio: ammesso a finanziamento il progetto di Lecce

Il ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato la graduatoria provvisoria. Via libera anche per Taranto, Foggia, Ginosa e Molfetta

LECCE - Il ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato la graduatoria provvisoria per il finanziamento degli impianti di trattamento e riciclo dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Per la Puglia risultano ammessi cinque progetti, tra cui quello presentato dall'Agenzia regionale per i rifiuti dopo l'iniziativa del Comune di Lecce che aveva individuato un sito in località Masseria Ghetta, provocando la reazione dei comuni di Surbo e Trepuzzi, contrari a quella localizzazione. 

Secondo la proposta progettuale, l'impianto può arrivare a trattare 40mila tonnellate all'anno di frazione organica per la produzione di biometano. Nella valutazione sarebbe stata anche bocciata l'ipotesi alternativa, presentata in extremis, dai Comuni dell'Aro 1 e 3 (per un sito anch'esso ricadente nel territorio del capoluogo, che non è stato coinvolto nell'istruttoria). Gli altri progetti ammessi riguardano Ginosa, Molfetta, Foggia e Taranto. 

Il sindaco di Lecce si è detto soddisfatto della notizia: “Da sempre la nostra provincia chiedeva che il ciclo della differenziazione dei rifiuti potesse chiudersi con l'apertura di un impianto capace di trattare sul territorio la frazione organica. Senza riuscire a trovare uno sbocco. Fino a quando la nostra città - facendosi interprete del ruolo di capoluogo e di un senso di leale collaborazione nei confronti dei comuni della provincia sedi di discariche che chiedevano aiuto - si è proposta per ospitarlo nel proprio territorio mettendolo a servizio dei bisogni di un'area vasta. L'opportunità offerta dal Pnrr, l'accordo di collaborazione siglato tra Regione Puglia, Anci, Ager e Conai ha consentito di proporre progetti coerenti con gli obiettivi dichiarati. La valutazione del Mite oggi riconosce la lungimiranza del percorso prescelto e premia questo lavoro di squadra. Del quale ci sentiamo orgogliosamente protagonisti”.

Paolo Pagliaro, consigliere regionale e presidente del Movimento Regione Salento,è di tutt'altro avviso: “Insieme ai sindaci dei due comuni restiamo sulle barricate contro una decisione scriteriata, che va a sfregiare un’area che sta puntando tutta la sua economia sulla rivitalizzazione culturale e sulla promozione turistica. L’impianto di compostaggio si faccia altrove, in una zona industriale già sfruttata dove non possa nuocere al paesaggio. Troppo alto il prezzo che si chiede di pagare al nostro territorio, per un impianto che, seppur utile e necessario, deve trovare una collocazione meno impattante. Nessuno piazzerebbe un secchio della spazzatura nel bel mezzo del salone di casa, e invece è proprio questo che si vuol fare. È da settembre dell’anno scorso che ho portato questa vicenda in consiglio regionale, con una richiesta di audizione in Commissione Ambiente e due interrogazioni, per chiedere trasparenza su procedure di localizzazione che presentano zone grigie. Andrò avanti in questa battaglia, sempre a difesa del territorio salentino”.

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