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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Incitamenti e critiche al sindaco: traffico e commercio i nodi da sciogliere

C'è chi sente "l'aria fresca" e chi si lamenta con fermezza della situazione: abbiamo raccolto alcuni pareri ad un anno dalle elezioni vinte da Salvemini al ballottaggio contro Giliberti

LECCE – Correva l’anno 2017 ed il mese di giugno in particolare, quando Carlo Salvemini, forte dell’apparentamento con l’ex assessore Alessandro Delli Noci, riuscì nell’improbabile impresa di espugnare la roccaforte della città  saldamente nelle mani del centrodestra. E da ben 20 anni.

Al netto degli sgambetti della cosiddetta anatra zoppa, che giocoforza ha rallentato l’azione amministrativa, sono comunque trascorsi 12 mesi all’insegna della volontà di un cambiamento. Drastico o meno? Forse i tempi non sono maturi per tirare le somme, ma abbiamo chiesto ai cittadini leccesi un bilancio approssimativo di questo primo anno di amministrazione cittadina. Luci e ombre comprese.

Hanno risposto in tanti, tra piazza Sant’Oronzo e piazza Mazzini, in occasione di questo primo giro di “consultazioni” popolari al microfono di Lecceprima.it. E i pareri, come prevedibile, sono stati variegati.

Le interviste iniziano all’insegna dell’entusiasmo: “Il mio giudizio su questo primo anno è molto positivo – racconta un ragazzo -: si sente una ventata di aria fresca, finalmente, dopo un ventennio di immobilismo politico”. Poi un suggerimento a Salvemini e Delli Noci su come aggiustare il tiro: “C’è ancora tanto lavoro da fare, ma vorrei che il Comune di Lecce incentivasse le attività sportive, aumentando le piste d’atletica, e portasse finalmente a conclusione la pista tra Lecce e San Cataldo, riservata a podisti e ciclisti: allacciare questa bretella tra la città e le sue marine rappresenterebbe un’occasione di sviluppo per tutti”.

Il tema della mobilità sembra essere cruciale per i cittadini che, mediamente, lamentano condizioni di traffico eccessivo e disagi per chi sceglie di muoversi sulle due ruote: “Il nostro sindaco che va sempre in bicicletta dovrebbe impegnarsi di più se vuole una città a misura di bici: noi che utilizziamo questo mezzo non ci sentiamo sicuri sulla strada”, puntualizza una signora.

Poi c’è il nodo dei parcheggi, sempre insufficienti, a sentire il parere di un edicolante: “Questo è un problema storico del capoluogo, che risale alle amministrazioni precedenti: bisogna intervenire per risolverlo al fine di rivitalizzare il centro storico. Senza parcheggi non possiamo accogliere nessuno e rimarremo chiusi nel nostro guscio”.

“Il mio giudizio è negativo – taglia corto un tassista -: le condizioni del traffico sono peggiorate e c’è una confusione maggiore. Questo si è verificato dopo la chiusura di viale Cavallotti, con la creazione iniziale del doppio senso di circolazione; idem in viale Marconi. La viabilità è peggiorata a Lecce”.

Inevitabile, poi, la polemica sullo sgombero di piazza Libertini dalle bancarelle dirottate verso l’area mercatale della periferia: “Preferivo l’amministrazione precedente – spiega un ambulante della zona – adesso è tutto cambiato: sono cambiate le strade e prima c’era il mercato mattina e sera. La mattina per noi c’è poco lavoro, le persone vengono a far spese nel tardo pomeriggio e la vita sta diventando più dura per noi”.

Il video: le interviste raccolte per strada

I pareri, però, non sono tutti così trancianti. E c’è chi si pone con più cautela: “È ancora presto per giudicare – chiosa un signore-. I problemi però non mancano. Io ho un magazzino che rifornisce le enoteche, nei pressi di piazza Sant’Oronzo: è mezzogiorno ed ho già chiuso perché persone non hanno più soldi da spendere e preferiscono comprare una bottiglia di vino, ad un costo inferiore, in un supermercato”.

Un cittadino di ritorno dal Brasile riferisce l’ottimismo della sua famiglia rispetto al cambio di passo: “Sembrano tutti contenti. Meno entusiasti sono, forse, i gestori dei centri di gioco e scommesse: Salvemini sta imponendo il rispetto delle normative regionali in materia e la distanza dai luoghi come le scuole e le chiese. Forse potrebbe aumentare le occasioni di dialogo con i gestori, ma i due, complessivamente, stanno facendo un buon lavoro”.

Il sindaco è stato promosso anche da una cittadina raggiunta in libreria: “Non lo rimandiamo a settembre perché quest’anno è andata abbastanza bene, tra alti e bassi, com’è ovvio che sia. Io però ho sempre sostenuto che lo zoccolo duro della città sia la sua periferia. È questo il vero il polmone di Lecce, dal punto di vista umano e artistico: occorre dunque rivitalizzare i quartieri decentrati, come quelli di Borgo San Nicola mi e Borgo Pace, che io conosco bene”.

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