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Svolta nel caso Mauro Romano: identificato un uomo, sospetto sequestratore

Un anziano è stato ascoltato dalla Procura della Repubblica di Lecce, questa mattina: sarebbe un amico dei genitori del bimbo scomparso nel 1977. Accertamenti in corso: al momento non risulta indagato

RACALE  - Negli ultimi sei mesi i colpi di scena si sono ripetuti con sempre maggiore frequenza. Ma la vera svolta, nell’indagine sulla misteriosa scomparsa del piccolo Mauro Romano potrebbe essere giunta proprio oggi, a 43 anni da quella maledetta giornata. Identificato un uomo, ritenuto il presunto sequestratore del bimbo di Racale, rapito a sei anni mentre giocava col fratello in strada, il primo giorno d’estate del 1977.

Un amico di famiglia, questo il ruolo dell’anziano fermato nelle ultime ore, un uomo che il piccolo Mauro era solito chiamare "zio"; è attualmente interrogato dagli inquirenti, alle prese con un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Lecce.  Non risulta indagato, al momento: sono in corso alcuni accertamenti disposti dal sostituto procuratore Stefania Mininni. 

L’uomo, stando alle prime risultanze, potrebbe essere lo stesso notato alla guida del veicolo sul quale il bambino è stato visto l’ultima volta, nel giugno del 1977. Mentre veniva allontanato dalla strada in cui vivevano i suoi nonni e strappato via alla sua infanzia. Nel mese di febbraio, poco prima dell’emergenza sanitaria, i genitori del bambino scomparso sono stati ascoltati dagli investigatori in una località segreta. Un interrogatorio che seguì all’arresto, qualche giorno prima, di un 69enne ti Taviano accusato di pedofilia e ascoltato dai carabinieri come possibile persona informata sulla vicenda del bambino scomparso nel nulla.

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