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"Invertire la rotta per salvare il pianeta": quarto sciopero globale per il clima

Anche a Lecce centinaia di studenti hanno chiesto nuovo modelli di sviluppo eco-sostenibili. L'associazione universitaria Link: "Dichiarate lo stato di emergenza climatica"

LECCE – Centinaia di ragazzi delle scuole superiori e dell'ateneo salentino sono scesi in piazza, anche a Lecce, per chiedere di invertire la rotta e costruire un futuro diverso. L'occasione è quella dello sciopero per il clima che, sulla scia di quanto sostenuto su scala globale dalla giovane attivista Greta Thunberg, si lega a doppio filo alla proposta di costruire nuovi modelli di sviluppo in chiave sostenibile.

Lo grande mobilitazione globale, che sta attraversando le principali città italiane, è un tentativo di mettere all'angolo i governi e costringerli a trovare risposte e soluzioni per arrestare il percorso di autodistruzione che pare irreversibile.

Nel mirino dei giovani ci sono innanzitutto le politiche ambientali dei Paesi industrializzati che risultano quasi inefficaci dinanzi ai grandi sconvolgimenti climatici e ai tassi d'inquinamento che compromettono il futuro dell'umanità.

Il corteo è partito questa mattina alle 9 da porta Napoli e ha attraversato le principali vie cittadine per sfociare in piazza Sant'Oronzo. I ragazzi hanno gridato slogan e issato striscioni di denuncia, creativi e spiritosi.

Le richieste degli studenti

“Siamo scesi in piazza per contrastare i cambiamenti climatici ma ovviamente non è facile perché dobbiamo lottare contro i potenti del Pianeta per creare un nuovo modello di sviluppo eco-sostenibile – dichiara Stefano Abruzzo del liceo classico Palmieri di Lecce - . L'inversione di rotta deve partire dal basso e dalle scuole: all'interno dei luoghi di formazione dobbiamo creare informazione e conoscenza. Ciascuno di noi può però fare qualcosa, riducendo il consumo di plastica, smaltendo correttamente i rifiuti o piantando un albero”.

“Il messaggio che passa principalmente sui media è quello relativo all'uso della plastica, ma una riflessione più generale va fatta anche sull'inquinamento dovuto alle emissioni delle industrie. Le richieste comprendono anche i percorsi di decarbonizzazione per favorire il passaggio alle energie rinnovabili: non basta il gesto singolo, non basta evitare di gettare una carta per terra perché il cambiamento vero deve partire dall'alto”, aggiunge Alessandra Roselli, studentessa di storia dell'arte presso l'Università del Salento.

“Il movimento sta organizzando azioni di informazione e formazione anche nelle scuole della provincia – racconta Ernesto Fumarola, ex studente universitario -. All'inizio della settimana alcuni ragazzi hanno organizzato degli incontri con gli studenti dell'istituto Olivetti di Lecce coinvolgendoli in alcuni giochi. Il problema principale del capoluogo, come per altre città, è l'inquinamento dovuto ai mezzi di trasporto. Senza dimenticare le industrie che hanno creato tanti problemi sui territori di Taranto e Brindisi. Serve un cambiamento dal basso e un coordinamento dei cittadini per aprire un dialogo con le istituzioni”. sciopero 2-3

Il monito dell'associazione universitaria Link

L'associazione Link Lecce, in occasione della mobilitazione odierna, ha ottenuto, per tutti gli studenti e le studentesse dell’Unisalento, la distribuzione delle borracce gratuite, realizzate con i fondi centralizzati. Seguirà a breve l’impianto di dispenser di acqua potabile nei luoghi più frequentati dell’ateneo.

Anche il sindacato Fillea Cgil Lecce ha deciso di distribuire agli operai che lavorano nei cantieri del Salento una borraccia di alluminio, come simbolo di un necessario cambio culturale.

“Il nostro territorio è in stato di devastazione a causa della presenza di grandi opere inutili e dannose - dichiara Alice Carlucci, coordinatrice di Link Lecce -. Non possiamo non citare il caso Ilva, che per cui l'economia e gli abitanti di Taranto sono messi sotto ricatto. Per questo abbiamo scelto di essere presenti a entrambe le manifestazioni, sia quella leccese di Fridays for future, sia quella a Taranto per la dignità e la salute dei cittadini e lavoratori tarantini e pugliesi”.

"A livello cittadino - spiega Alessandra Roselli, referente di Fridays for future Lecce e militante di Link Lecce - chiediamo un impegno sostanziale da parte del Comune: abbiamo protocollato in occasione dell'ultimo sciopero globale la . La Regione ha già effettuato questo atto. Abbiamo inoltre richiesto particolare che dichiari lo stato di emergenza climatica, che attui il piano di mobilità sostenibile approvato dall’università”.

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