Incrocio “Bar Rosso e Nero”: non convince i tecnici l'ipotesi di una rotatoria
Lo studio di fattibilità ha messo in evidenza, per un diametro di 35 metri, alcuni punti critici per la sicurezza. La soluzione indicata è quella di una nuova sagomatura delle corsie
LECCE - L'ipotesi di una rotatoria all'incrocio tra viale Gallipoli e viale dell'Università non convince i tecnici che hanno realizzato uno studio di fattibilità: sono venuti in evidenza, per un rondò del diametro esterno di 35 metri degli aspetti critici rispetto a parametri che devono essere considerati essenziali in tema di sicurezza stradale: il raggio di deflessione e la visibilità che risulterebbe ostruita dall'edificio tra via Diaz e via De Jacobis. Lo studio ha sottolineato, inoltre, che il traffico di veicoli atteso non è compatibile con una rotatoria di quelle dimensioni.
L'analisi è stata fatta all'interno della progettazione della riqualificazione dei viali storici e della circonvallazione (di cui si riferisce qui) e la soluzione progettuale migliore tra quelle percorribili è la risagomatura dell'incrocio per ottenere l'allineamento delle corsie e la realizzazione di uno spartitraffico a consolidare l'attuale svolta a sinistra, provenendo da viale dell'Università, solo per i mezzi pubblici e di soccorso. L'idea di una rotatoria è stata avanzata più volte nel corso del tempo, considerata l'anarchia che vigeva in quel punto di confluenza di strade ad alto scorrimento, ed è stata poi rilanciata quando la creazione della corsia preferenziale e l'installazione di un rilevatore delle infrazioni hanno generato un notevole volume di multe.
Nel progetto dei viali storici sono poi previste due nuove piazzette: una, pedonale e cicalabile, tra viale De Pietro, via Costadura e via di Porcigliano dove sarà eliminato il semagoro e realizzata una corsia separate per l'ingresso e l'uscita dalle rampe del parcheggio ex Enel; l'altra su viale Lo Re, davanti al cinema Massimo, dove sarà eliminata la corsia interna, esattamente com'era fino agli anni Sessanta.