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Incarico romano

Istituto poligrafico e Zecca di Stato: il governo sceglie Perrone

Il ministero dell'Economia ha nominato l'ex sindaco di Lecce presidente del consiglio di amministrazione. Saverio Congedo inserito da Fratelli d'Italia nella Commissione parlamentare antimafia

LECCE - Importante incarico, direttamente dal governo, per Paolo Perrone, già sindaco di Lecce dal 2007 al 2012. Ne ha dato notizia il diretto interessato, con un post: “Sono stato nominato presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Un compito di prestigio e di responsabilità, visto il ruolo e le funzioni dell’istituto, da quelle tradizionali a quelle più moderne. Grazie all’assemblea degli azionisti (di fatto, il governo attraverso il ministero dell’Economia) per la fiducia che mi hanno accordato, valorizzando il mio profilo tecnico e manageriale”. 

Perrone ha quindi proseguito: “Direi che questo nuovo capitolo della mia vita è particolarmente stimolante per la connessione che crea sia con il mio presente che con il mio passato, legando occupazioni nuove e vecchie. L’istituto infatti lavora sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione e ha un rapporto continuo appunto con gli enti pubblici e con i cittadini. Sono molto contento e naturalmente prontissimo a questa nuova avventura”.

Al neo presidente sono giunti gli auguri del senatore della Lega Roberto Marti, leccese anche lui: “Congratulazioni e buon lavoro a Paolo per il prestigioso incarico - ha scritto in una nota -. Un leccese in un ruolo così importante è motivo di orgoglio e dà lustro a tutto il territorio”.

Congedo nella Commissione antimafia

Incarico anche per Saverio Congedo, deputato di Fratelli d'Italia: è stato nominato componente della Commissione parlamentare antimafia. “Ringrazio la dirigenza nazionale di Fratelli d’Italia per la fiducia che ha riposto in me” ha detto.

Dopo aver ricordato la violenza eserciata dalla Sacra corona unita nel Salento, ma anche lo sforzo continuto di contrasto della magistrature e delle forze dell'ordine, Congedo ha aggiunto: “I dati dimostrano che nessun territorio della nostra nazione è al riparo dalle mafie, per questo da Nord a Sud l’impegno deve essere quello di non delegare la ‘questione sicurezza' esclusivamente agli addetti ai lavori, cioè a magistratura e forze dell’ordine. Nella battaglia contro il malaffare serve l’impegno corale di tutti: cittadini, politica, istituzioni, scuola, categorie produttive, parti sociali, associazioni. L'Italia merita di essere libera dalle mafie. Con questo spirito mi accingo a ricoprire il mandato che mi è stato affidato dal mio partito”.

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