rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Istruttorie al rilento, Coldiretti: “Rigenerazione del territorio al palo”

L'associazione di categoria lamenta il ritardo nella fase di esame delle domande, collettive e individuali, per poter eradicare gli ulivi secchi e procedere a nuovi impianti

LECCE - L'eliminazione degli ulivi secchi della provincia di Lecce non può attendere i tempi della burocrazia regionale. Coldiretti Puglia ha chiesto un incontro all'assessore all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, con l'obiettivo di definire la certificazione che consenta di eradicare gli alberi distrutti dalla Xylella senza dover attendere l'esito dell'istruttoria.

Per l'associazione di categoria sono circa 21 milioni gli ulivi colpiti dal complesso del disseccamento rapido e 90mila gli ettari intaccati dal batterio. Il ritardo che si sta accumulando, sostiene Coldiretti, ritarda di un anno la rigenerazione del territorio salentino. Sono 800 le domande collettive presentate a inizio del 2021 e di queste solo la metà sono state istruite dall'Agenzia regionale per le risorse irrigue e forestali. Poi ci sono 600 domande singole il cui esame non è ancora iniziato. Eppure, segnala Coldiretti, la piantumazione arborea dei 12mila ettari interessati potrebbe porre un freno alla desertificazione del paesaggio rurale.

“E’ questa una situazione inaccettabile - ha affermato il delegato confederale di Lecce, Pietro Piccioni - che fa ritardare ancora di un anno la ripresa olivicola del territorio colpito da Xylella. Infatti, l’olivo va piantumato entro il periodo primaverile e, stando così le cose, si rischia che solo una parte limitata delle imprese saranno in grado di cominciare il reimpianto degli olivi in zona infetta con i fondi messi a disposizione dal decreto interministeriale. Significa, inoltre, anche continuare a perdere ulteriore reddito e lavoro in questo comparto e al suo indotto, così fortemente colpito dalla fitopatia”.

Il decreto interministeriale mette a disposizione 40 milioni per le imprese presenti in graduatoria in posizione utile. “Questi ritardi - ha concluso Piccioni - sono un ulteriore messaggio negativo sulle aspettative delle imprese salentine e sono davvero ingiustificabili. Inoltre, risultano un ulteriore danno al grande lavoro che stiamo compiendo per accompagnare l’area infetta del Salento ad una rinascita e ad una ripresa sociale e produttiva”.

Riferisce Coldiretti che a causa della Xylella fastidiosa sono andate perse tre olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 70 percento della produzione di olio di oliva anche nell’annata 2021.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Istruttorie al rilento, Coldiretti: “Rigenerazione del territorio al palo”

LeccePrima è in caricamento