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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il futuro dell'edificio del Quartararo / Leverano

L’ex tabacchificio di Leverano tornerà “operativo”: sarà il nuovo Museo del Lavoro

Va in porto il programma di recupero del Comune recentemente finanziato dal Fondo Cultura con 560 mila euro. Scongiurata la demolizione dopo l’avvio dell’iter per l’acquisizione di parte dell’immobile al patrimonio comunale

LEVERANO - Per l’operosa comunità leveranese costituisce un pezzo di memoria storica che non poteva essere lasciata nel dimenticatoio o, peggio ancora, dismessa e demolita. Un primo progetto iniziale inerente l’immobile ne prevedeva, infatti, l’abbattimento. Ma ora a conclusione dell’iter avviato dal Comune e anche, e soprattutto, ai fondi incamerati dal Fondo Cultura della legge di Bilancio nazionale, l’ex tabacchificio di Leverano è pronto per ospitare il nuovo Museo del Lavoro.

Già dallo scorso anno il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la variante urbanistica che ha permesso all’amministrazione, guidata dal sindaco Marcello Rolli, di procedere all’acquisizione della parte centrale e storica dell’ex tabacchificio Quartararo di via dell’Uva.

La delibera ha rappresentato l’ultimo atto tecnico di un procedimento che ha l’obiettivo di preservare la struttura e di salvarla dalla demolizione, grazie all’attestazione della sua importanza come bene ricompreso nell'Atlante del Patrimonio di Comunità nel contesto complessivo dell’Ecomuseo della Terra d’Arneo e 0nel corso del percorso partecipativo per la redazione del nuovo piano urbanistico di Leverano.

Parte dell'edificio quindi, senza alcuna spesa per l'amministrazione, è divenuto di proprietà comunale, garantendo così definitivamente la sua continuità per le future generazioni. Una volta acquisita al patrimonio comunale la parte storica dell’immobile, infatti, è stato realizzato un progetto inserito anche nell’elenco del patto territoriale della Provincia di Lecce, per la realizzazione al suo interno di un Museo del Lavoro che ha partecipato ad un bando nazionale finanziato dal Fondo Cultura della Legge di Bilancio.

“È notizia di pochi giorni fa che il nostro progetto è stato finanziato, insieme ad altri 19 in tutto il Sud Italia” ha annunciato il primo cittadino, Marcello Rolli, “e questo ci permetterà di realizzare uno spazio museale tecnologico capace di raccontare, attraverso documenti multimediali, video, audio, fotografie, lettere, diari, documenti vari, la storia e la trasformazione del nostro territorio, l’impegno di tanti uomini e donne che attraverso il lavoro hanno saputo riscattarsi ed emanciparsi”. I fondi incamerati si aggirano sui 560 mila euro.

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Il progetto è stato realizzato dall’architetto Piero D’Agostino, con la collaborazione dell’ archeologo Antonio Mangia e dall’agronomo paesaggista Valentino Traversa, coordinati dal dirigente del settore Lavori pubblici del Comune, Valerio Costantino e dall’assessore all’Urbanistica, Nuccio Muci.

Abbandonata la sua storica vocazione ed esempio di archeologia industriale l’ex masseria o tabacchificio del Quartararo si trasformerà in un museo multimediale pronto ad integrarsi con gli altri progetti già realizzati e con quelli che stanno prendendo forma in questi mesi nel territorio comunale: dalle tavole visivo-tattili di “Leverano si racconta” all'esposizione permanente presso la Torre Federiciana, dal Centro di documentazione ecomuseale di Palazzo Gorgoni agli interventi culturali di Padula Cupa e del percorso delle Vore. Senza dimenticare la valorizzazione dell’Orologio comunale con il progetto “Ingranaggi di Comunità” e la narrazione inclusiva della storia delle fontane pubbliche.

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