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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'apertura / Leverano / Via Filippo Turati

Sette sale dedicate a donne coraggiose: s’inaugura il “Laboratorio sociale”

A Leverano uno spazio per diffondere i valori della legalità e progettare percorsi di cittadinanza attiva, recuperato grazie ai fondi regionali della rigenerazione urbana

LEVERANO – Uno spazio per diffondere i valori della legalità e progettare percorsi di cittadinanza attiva, con uno sguardo speciale sulle donne coraggiose e sul loro esempio: c’è tutto questo nel nuovo laboratorio sociale che prende vita a Leverano e che sarà inaugurato sabato 22 aprile, alle 18, dopo il recupero grazie ai fondi regionali della rigenerazione urbana. E dal 22 aprile al 4 maggio sono in programma mostre, reading e due incontri partecipativi del piano strategico comunale.

Il sindaco Marcello Rolli sottolinea l’importanza della rinascita dell’edificio: “Il nuovo Laboratorio Sociale di via Turati amplia ulteriormente l'offerta degli spazi sociali e culturali nel nostro Comune. Un luogo che potrà ospitare le attività di alcune associazioni, mostre d'arte, incontri pubblici e dibattiti. Lo spazio per costruire partecipazione attiva e confronto democratico”.

“Rinascita”, perché l’edificio di via Turati, ex sede comunale, è stato ristrutturato con interventi di efficientamento energetico e riorganizzazione funzionale, grazie al finanziamento ottenuto dal “Bando POR FERS – FSE 2014/2020”, Azione 9.14 “Interventi per la diffusione della legalità” tesa alla promozione della cultura e delle pratiche di legalità diffusa nelle aree a maggior rischio di esclusione sociale.

“Siamo molto contenti di recuperare e consegnare alla comunità uno spazio nuovo e funzionale per iniziative ed eventi culturali, progetti sulla legalità e percorsi di partecipazione attiva. Inoltre, il Laboratorio Sociale ospiterà alcune tra le associazioni più attive e meritevoli che operano sul territorio comunale” - spiega l’assessore Nuccio Muci - “Credo sia giusto e doveroso ringraziare l'architetto Valerio Costantino dirigente del Settore lavori pubblici del comune di Leverano e i progettisti, Dante Dimastrogiovanni e Mauro Quarta, per avere realizzato e interpretato al meglio l’obiettivo dell’amministrazione, riqualificare e adeguare l’immobile Comunale di via Turati destinato all’integrazione e all’inclusione sociale”.

Sette sale intitolate a sette donne che nel tempo sono diventate figure di riferimento per il loro coraggio: Nicoletta Livi Bacci (Libreria delle donne di Firenze, ha diffuso il pensiero femminista, Associazione Artemisia, Centro antiviolenza a sostegno di donne e bambini), Franca Viola (prima donna ad aver detto di no al matrimonio riparatore facendo arrestare il mafioso che l'ha violentata, condannato a 11 anni di galera), Teresa Sarti (insegnante che ha sottratto i ragazzi al degrado, fondatrice con Gino Strada di Emergency, pacifista, difesa dei diritti umani), Anna Puglisi (Centro Siciliano di Documentazione Peppino Impastato, Associazione delle donne siciliane per la lotta contro la mafia, ha scritto il primo testo sul rapporto donne e mafia), Isotta Gaeta (reporter per il Corriere della Sera, si è battuta per la difesa dei diritti civili dei detenuti, per l'autonomia dei giornalisti e la libertà d'opinione), Anna Garofalo (conduttrice radiofonica di Parole di una donna con la quale diede voce a decine di donne affrontando temi tabù: divorzio, violenza, adulterio, prostituzione, figli illegittimi, discriminazione di genere sul lavoro), Teresa Mattei (la più giovane donna a esser stata eletta alla Costituente, porta la sua firma l'articolo 3 della Costituzione, ha lottato a favore dei diritti delle donne e dei minori, ha fondato un centro studi per la progettazione di nuovi servizi per l'infanzia, ha promosso la cultura come forma di emancipazione e come nuova forma di comunicazione ed espressione della creatività).

Sindaco di Leverano Marcello Rolli

“Abbiamo scelto di intitolare le stanze del Laboratorio Sociale a sette donne che con il loro lavoro, le loro scelte, le loro parole, hanno dato una direzione al mondo” - dichiara la Presidente del Consiglio Martina Zecca - “Scegliere le donne significa fare una scelta politica precisa in un momento in cui i diritti sono messi in discussione e significa dare a un luogo un’identità definita capace di offrire, in ogni spazio, la possibilità di confronto con altri punti di vista. È una scelta che ha a che fare con la rappresentazione e con la volontà di cambiare la narrazione stereotipata o superficiale che si riserva spesso alle donne” - continua la Presidente - “Raccontare la vita di queste attiviste, giornaliste, partigiane, politiche spesso dimenticate ma che hanno fatto cose straordinarie, che sono state protagoniste delle loro scelte e che hanno posseduto le loro storie con coraggio, vuol dire raccontare donne di cui nessuno parla e che invece possono essere figure di riferimento a cui ispirarsi, vuol dire offrire una rappresentazione alternativa più vicina alla realtà in cui chiunque possa identificarsi e trovare risposte. Sentirsi rappresentate è sapere di non essere sole, allora riconoscersi, accettarsi e persino agire partecipando attivamente alla vita della propria comunità, diventa più semplice”.

I volti delle donne scelte per rappresentare le stanze del Laboratorio sociale sono stati illustrati dall’artista Alessandra De Cristofaro che vanta collaborazioni con il New York Times, Vanity Fair, La Feltrinelli e molti altri. Il suo lavoro si caratterizza per l’attenzione alla relazione tra mondo esteriore e interiore, espresso in una dimensione onirica e surreale ed elaborato in chiave pop.

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