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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Via libera dal Tar ai servizi di manutenzione reti appaltati da Aqp

La Soci, che aveva contestato l'aggiudicazione, si è poi ritirata, ma i giudici l'hanno comunque condannata alla spese in favore di Bastone e Sogea. Il ricorso era infondato

LECCE – Il Tar di Lecce ha dato il via libera ai servizi per la manutenzione delle reti idriche e fognanti della provincia di Lecce (vale a dire, l’ambito 10) appaltati da Acquedotto pugliese per oltre 15 milioni di euro. A febbraio, ad aggiudicarseli dopo gara, è stato un raggruppamento composto da tre società: la Bastone Salvatore, la Nuova Panalectric e la Sogea. 

L’Ati Soci, seconda classificata nella graduatoria definitiva, ha impugnato l’esito della gara, sostenendo che Aqp avrebbe dovuto escludere quel raggruppamento per presunte irregolarità e nullità del contratto di avvalimento tra la mandataria, Bastone Salvatore, e la mandante, Sogea.

Le due società tirate in ballo, si sono difese in giudizio con gli avvocati Paolo Gaballo (per Bastone Salvatore) e Francesco Baldassarre (per Sogea.), i quali hanno replicato evidenziando la piena regolarità del contratto di avvalimento, la correttezza dell’operato della stazione appaltante e, quindi, la legittimità dell’aggiudicazione.

All’udienza dello scorso 12 luglio, la Soci ha deciso di tirarsi fuori, dichiarando di rinunciare al ricorso. Tuttavia, gli avvocati Gaballo e Baldassarre hanno insistito per la condanna al pagamento delle spese di lite in favore delle società tirate per il bavero in giudizio. E ieri, la seconda sezione del Tar di Lecce (presidente Antonella Mangia, relatore Nino Dello Preite) ha pubblicato la sentenza con la quale, pur prendendo atto della rinuncia al ricorso del raggruppamento Soci, alla luce della condanna alle spese richiesta dall’Ati Bastone, ha esaminato il merito della controversia, accertando l’infondatezza del ricorso.

In particolare, il Tar, ha accertato che il raggruppamento aggiudicatario fosse in possesso del requisito di esperienza professionale richiesto dal disciplinare per la partecipazione alla gara, avendo prodotto un contratto di avvalimento valido e regolare, così come avevano dimostrato i legali delle società. Il Tar, che ha quindi affermato il principio relativo al cosiddetto prestito del requisito esperienziale per la partecipazione alle procedure concorsuali, ha anche condannato la Soci al pagamento delle spese di lite in favore della Bastone Salvatore e della Sogea.

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