Pasti per chi è in difficoltà, con la Casa della carità scende in campo la Cisl
Accolto l’invito del direttore della Caritas diocesana per condividere un percorso di solidarietà. Una brigata da cucina ha aiutato i volontari nella preparazione e somministrazione dei cibi
LECCE - Facendo proprie le parole di papa Francesco che invita a non raccontare la povertà, ma ad incontrarla e viverla, la Cisl di Lecce ha trascorso la domenica presso la Casa della carità di Lecce. La segreteria confederale ha costituito una brigata da cucina per essere di supporto alla mensa che tutti i giorni della settimana prepara il pranzo per circa 140 persone che vivono in condizioni di difficoltà e di disagio sociale.
La Cisl ha dunque accolto l’invito di don Nicola Macculi, direttore della Caritas diocesana di Lecce, che ha promosso il coinvolgimento attivo dei tanti soggetti della comunità, nelle sue articolazioni associative, in un esperimento di solidarietà diffusa.
La Caritas di Lecce prepara e distribuisce circa 220 pasti al giorno nelle mense e nei cinque punti ristoro serali. E il sindacato di viale della Libertà, ritenendo di dover sostenere uno sforzo così generoso, donando tempo e impegno per affrontare in senso concreto la povertà alimentare, ha reso la propria disponibilità per supportare il diacono Mario Renna e Simona Abate, collaboratori della Casa della carità, nella preparazione e nella somministrazione dei pasti in più domeniche dell’anno, non solo con la segreteria confederale, ma anche con le varie federazioni che già hanno abbracciato l’iniziativa.
“Un sindacato di prossimità come il nostro – ha detto Ada Chirizzi, segretaria generale della Cisl di Lecce –, non può tenersi lontano dalle periferie urbane e sociali del territorio. La vicinanza a chi vive una condizione di indigenza e di bisogno non può esaurirsi in testimonianze verbali; c’è bisogno di gesti concreti che, nella loro discrezione, sappiano avvicinarci a chi attraversa un momento di sofferenza, ci facciano incrociare gli sguardi per incontrarne l’umanità, smuovano la nostra sensibilità. È stata una giornata speciale, di reciprocità e di crescita”.