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Sabato, 30 Marzo 2024
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Lecce città più ecologica: scala 14 posizioni nella classifica Legambiente

Il capoluogo è ancora lontano dalle virtuose Mantova, Parma e Bolzano, salite sul podio, ma riesce a fare meglio delle altre città pugliesi: in un anno passa dalla 77esima alla 63 posizione

LECCE - Lecce rosicchia ben 14 posizioni, dalla 77 esima alla 63esima, ma collocarsi nella parte virtuosa della classifica resta impresa ardua. E no: il capoluogo barocco non è tra le città più ecologiche d’Italia, stando all’ultimo rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia elaborato sui dati del 2017.

Sul podio, bene in vista, ci sono tre fuoriclasse del Nord: la lombarda Mantova, l’emiliana Parma e la trentina Bolzano. Tutte e tre si posizionano benissimo quanto a percentuali complessive, che tengono dentro i 17 parametri ambientali riassunti da Legambiente in 5 grandi categorie: aria, acqua, rifiuti, trasporti, ambiente, energia.

Mantova raggiunge il 78,14 percento, seguita da Parma con il suo 76, 83 percento; poco distante c’è Bolzano con il 75,27 percento. A sorpresa, in quinta posizione, si trova la calabrese Cosenza, che con i suoi 71,42 punti percentuali quest’anno stacca nettamente tutte le altre città del Sud Italia. La maglia nera spetta alla siciliana Agrigento: 103 esima con appena 33,67 punti percentuali. Lecce è nella seconda metà della classifica, aggiudicandosi la 63esima posizione grazie ad un punteggio percentuale di 50,047.

La performance non è brillante, ma in un anno il capoluogo salentino ha comunque dimostrato di aver acquisito una maggiore sensibilità e capacità di intervento politico sui temi che hanno valenza ambientale. Nel 2017 era, infatti, al 77esimo posto, con 43,141 punti percentuali. Lecce ha scalato 14 posizioni in pochi mesi dunque. E si conferma come la città “più virtuosa” della Puglia perché capace, più delle altre, di rispettare tutti i limiti di legge previsti in materia. A breve distanza si trovano Brindisi (70esima posizione), Foggia (72esima), Bari (80esima) mentre la maglia nera regionale spetta a Taranto, collocata in 82esima posizione. Il balzo in avanti si spiega con un netto incremento nella raccolta differenziata che si attesta oltre il 58 per cento, venti punti in più dell'anno precedente e con buoni parametri per quanto riguarda la qualità dell'aria.

Nel settore della mobilità Lecce registra il rendimento peggiore, con l'eccezione delle piste e dei percorsi ciclabili che valgono ancora un buon piazzamento, il 19esimo, sebbene in regressione rispetto agli anni precedenti (13esima nel 2014). I passeggeri trasportati sui mezzi pubblici sono troppo pochi, carente è l'offerta di bus, alto il tasso di incidenti mortali (70esimo posto) e di auto in circolazione (90esimo posto). Maluccio anche per quanto riguarda il consumo pro capite di acqua, le perdite nelle condutture (sebbene in miglioramento), la capacità di depurazione

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Da Palazzo Carafa si parla di un piazzamento "che non soddisfa ma che segna un miglioramento significativo del trend di crescita verso una migliore sostenibilità dello spazio urbano". Per quanto riguarda il gap ancora forte nell'ambito della mobilità ci si attende un miglioramento nella prossima classifica con i dati relativi all'anno in corso: "L'amministrazione comunale ha messo in campo risorse e iniziative nel corso del 2018, con l’obiettivo di favorire la mobilità alternativa e ridurre l’incidenza negativa dell’utilizzo esclusivo dell’auto per gli spostamenti urbani sulla qualità della vita dei cittadini".

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