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Furti, riunione in prefettura: fenomeno non in aumento, ma attenzione alta

Forze di polizia e Confcommercio a confronto. Fra le urgenze, emersa la necessità di sensibilizzare i commercianti sull'adozione di videocamere e sistema di difesa passivi. Si è parlato anche del rischio dell'usura

LECCE – Furti nelle attività commerciali (e proprio nella tarda serata di ieri, uno messo a segno in un negozio di borse del centro di Lecce), ma anche crisi economica e conseguente rischio che imprenditori indebitati possano finire nelle maglie dell’usura. Sono stati i due argomenti attorno ai quali è ruotata una riunione tecnica coordinata dal prefetto Luca Rotondi, con i vertici delle forze di polizia salentine e alla presenza del presidente Maurizio Maglio e del direttore Federico Pastore di Confcommercio Lecce. 

Se i dirigenti di Confcommercio hanno espresso preoccupazione a nome dei propri iscritti, circa il problema dei furti, l’approfondimento interforze, a cura del questore Andrea Valentino e dei comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, rispettivamente colonnelli Donato D’Amato e Stefano Ciotti, ha fatto emergere un quadro non allarmante. Ovvero, si è assicurato che i reati predatori ai danni di ristoratori e commercianti al dettaglio in generale, anche tenendo conto dei dati storici, non avrebbe subito un incremento. 

Questo, ovviamente, non significa, come peraltro condiviso dagli stessi presenti, sottovalutare i rischi per le attività commerciali, né sminuisce i timori legati a profili di insicurezza percepita da parte di una categoria economica già fortemente provata dalla crisi e da consistenti indebitamenti. Al riguardo, sono state illustrate le attività di controllo del territorio in atto a cura di polizia e carabinieri, a Lecce come in provincia, tenendo presenti le differenze tra le diverse aree e dando priorità alle zone più vulnerabili.

I rappresentanti di Confcommercio si sono impegnati, dal canto loro, a sensibilizzare la categoria al fine dell’installazione e della manutenzione di sistemi di videosorveglianza e all’adozione di altre misure di difesa passiva indispensabili a contrastare il fenomeno, incoraggiando la segnalazione da parte degli esercenti di ogni elemento di allarme.

La riflessione è proseguita con riferimento al fenomeno dell’usura, oggetto di approfondimento da parte del comandante Ciotti delle “fiamme gialle” che, pur evidenziando l’assenza di denunce, ha comunque rilevato che tale reato potrebbe essere favorito in contesti di crisi aziendali, attesa la difficoltà di accedere ai finanziamenti bancari in caso di consistente indebitamento. E l’assenza al momento di denunce, non deve far credere, quindi, che problematiche possano già essere in atto. 

Per dirne una, l’ex procuratore Cataldo Motta, nel corso delle conferenze stampa convocate in occasione della chiusura di importanti indagini sul fenomeno, ricordava spesso come molto difficilmente le vittime si rivolgessero alle forze dell’ordine per denunciare episodi di prestiti con tassi da strozzo. Una tendenza che potrebbe essere anche attuale. Proprio nella consapevolezza che spesso le vittime hanno paura a denunciare, è stata sottolineata nel corso dell’incontro odierno la necessità di collaborazione, anche in forma riservata, delle vittime, per la quale sarà determinante un’opera di sensibilizzazione della Confcommercio nei confronti degli associati.

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