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Letturisti, Aqp: “Nessun licenziamento”. Ma Filctem Cgil vuole più garanzie

In dodici su 44 rischiano il taglio nel passaggio da Gest a Fimm. Quest'ultima, alla fine, ha preso l'impegno di assumere tutti, ma non era presente al tavolo di oggi. E preoccupano alcune postille

LECCE – Le rassicurazioni ci sono, la sicurezza no. Almeno, stando a quanto affermano dal sindacato Filctem Cgil. La questione riguarda i letturisti di Acquedotto pugliese. Dodici su quarantaquattro rischiano di essere tagliati fuori nel passaggio da Gest, l’azienda che gestisce il servizio e per la quale al momento sono in forza, alla subentrante Fimm.

Si è svolto oggi il previsto tavolo di confronto fra Aqp, rappresentata dal direttore del personale Pietro Scrimieri, e il segretario generale della Filctem Cgil Lecce, Franco Giancane. Il quale, però, ha rilevato e rimarcato l’assenza di qualcuno che fosse delegato per conto di Fimm. E così se Aqp ha assicurato che non vi saranno licenziamenti, il sindacato, pur riconoscendo un passo in avanti nella vertenza, resta cauto e attende più garanzie sull’assorbimento di tutto il personale e sull’applicazione del giusto contratto collettivo.

L’annuncio del taglio di dodici letturisti era stato dato dalla Gest, facendosi portavoce della volontà di Fimm. Quest’ultima, sotto le pressioni dei lavoratori in agitazione, sembra aver fatto un passo indietro. Proprio ieri, infatti, la Fimm ha inviato una pec ad Aqp, assumendo formale impegno all’assunzione di tutti e quarantaquattro i lavoratori. Nel verbale di incontro, si dà conto dell’interlocuzione avvenuta tra Aqp e la società subentrante “dalla quale risulta la massima disponibilità per un’univoca soluzione della questione, con assorbimento di tutto il personale uscente, previa ottimizzazione delle commesse e con ricorso ad attività complementari già previste nell’offerta”.

Ma perché il sindacato è dubbioso? Proprio per via dell’ultima postilla. Insomma, s’intende capire che cosa significhino espressioni come “ottimizzazione delle commesse” e “ricorso alle attività complementari”. E l’assenza al tavolo di Fimm, per ora, ha lasciato le domande in sospeso. Giancane, così, promette battaglia, e dice: “Non abbasseremo la guardia. Se entro questa settimana non giungerà la convocazione di un tavolo alla presenza della Fimm, i lavoratori sciopereranno a oltranza a partire da lunedì”.

“Prendiamo atto dell’impegno che Aqp ha assunto nel garantire l’assunzione di tutte e quarantaquattro le unità, contestualmente stigmatizziamo l’assenza di Fimm. Per questo chiediamo un nuovo incontro. Vogliamo garanzie su assorbimento e applicazione del contratto collettivo nazionale gas/acqua”, afferma il sindacalista. “Abbiamo chiesto ad Aqp di effettuare ogni verifica preliminare all’affidamento dell’appalto. Vorremmo comprendere se è vero che Fimm nel giugno del 2022 abbia chiesto il concordato preventivo, oltreché garanzia sulla solvibilità dell’azienda”.

“Non vorremmo affrontare ogni mese il problema della remunerazione degli stipendi – prosegue Giancane - e comunque eventualmente su questo punto ci rivolgeremo ad Aqp, responsabile in solido in quanto stazione appaltante, per reclamare i diritti dei lavoratori. È anche giunto il momento di chiudere una volta per tutte il discorso dell’internalizzazione, già previsto nel piano industriale dell’azienda. Faccio appello alla Regione e al presidente Michele Emiliano – conclude il segretario della Filctem –, che segue la vicenda da tempo, affinché autorizzi Aqp a procedere all’internalizzazione nel 2023, così come chiesto dal presidente di Acquedotto Pugliese, Domenico La Forgia”.

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