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Sabato, 20 Aprile 2024
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Pasqua, l’olio del Giardino della memoria di Capaci nelle diocesi salentine

Consegnato dal questore Valentino a monsignor Seccia, proviene da ulivi coltivati laddove morirono il giudice Falcone, la moglie e la scorta. Frutto della terra bagnata del sangue di martiri della giustizia, può assurgere a simbolo di redenzione

LECCE - Alle ore 10 di questa mattina, nel Duomo di Lecce, in occasione del precetto pasquale interforze  officiato dall’arcivescovo Michele Seccia, il questore Andrea Valentino, alla presenza di autorità civili e militari, ha consegnato “l’olio del Giardino della memoria di Capaci”.

Si tratta di un olio prodotto da alcuni ulivi coltivati nel terreno dove avvenne l’attentato al giudice Giovanni Falcone il 23 maggio 1992 e dove oggi, per iniziativa dell’associazione Quarto Savona 15, animata da Tina Montinaro, vedova del salentino Antonio Montinaro, caposcorta del giudice, insistono diverse piante di ulivo, ciascuna dedicata a persone delle istituzioni vittime di mafia.

Questore e Vescovo

L’olio, che verrà consegnato nel corso di analoghe cerimonie  anche dai dirigenti dei commissariati di di Nardò, Otranto e Taurisano, per  le diocesi di Nardò –Gallipoli,  Otranto,  Ugento-Santa Maria di Leuca, sarà consacrato nella messa Crismale della Settimana Santa per essere utilizzato come olio santo da tutte le diocesi della provincia.

L’iniziativa, che si deve alla questura di Palermo e alla già citata associazione e che già l’anno scorso si è svolta nella Chiesa siciliana, quest’anno è stata accolta dal presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Mario Zuppi, ed estesa a tutte le diocesi italiane. Nell’anniversario delle stragi mafiose l’olio, frutto della terra bagnata del sangue di martiri della giustizia, può assurgere a simbolo di redenzione.

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