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Attualità Centro / Viale Michele de Pietro

E la giustizia finisce “al fresco”. Riscaldamento spento e rete in tilt

La denuncia del sindacato sindacato Confsal-Unsa: impianto centralizzato fuori uso. “Molti lavorano con giaccone o cappotto”. Sollecitati interventi urgenti

LECCE – E “al fresco”, questa volta, finisce proprio la giustizia. Con le temperature di questi giorni che oscillano fra i 2 e i 4 gradi anche nel Salento come in altre parti d’Italia e qualche fiocco di neve che si è già affacciato timidamente nelle scorse ore, per chi lavora presso il tribunale penale di viale Michele De Pietro, a Lecce, c’è poco da stare allegri. Secondo quanto denuncia il sindacato Confsal-Unsa, infatti, l’impianto centralizzato di riscaldamento sarebbe fuori uso. Fra l’altro, è stato revisionato di recente, nell’ottobre del 2022, ma, avvisano sempre i sindacalisti, in buona sostanza non sarebbe entrato mai in funzione.

“Molti lavorano indossando giaccone o cappotto – racconta Giovanni Rizzo, segretario regionale della Confsal-Unsa – mentre non si sa se il mancato funzionamento, in passato più volte avvenuto, dipenda da guasti tecnici, da carenze di manutenzione, da ritardi o intoppi nelle procedure di approvvigionamento e fornitura dei beni e servizi connessi alla climatizzazione degli ambienti di lavoro”.

“Ma intanto il tempo, anzi il maltempo incalza”, prosegue il segretario. Che aggiunge: “Finora si è ricorsi ad apparati elettrici singoli, a ventilazione o meno, oltretutto con notevole costo energetico. Ma non ne è abilitato l’uso alternativo generalizzato e ora il freddo crescente costringe a un loro uso massiccio che provoca sovraccarico della rete e frequenti interruzioni di elettricità”. Insomma, al danno si aggiunge altro danno, perché più volte occorre il riavvio di terminali e personal computer, con il rischio di veder perduti dati anche di un certo rilievo.

La Confsal-Unsa per motivi sia di sicurezza e salute personali, sia di funzionalità, ha chiesto quindi un intervento urgente di normalizzazione al presidente della Corte d’appello (che sarebbe già sul problema), agli Uffici giudiziari di Lecce e alla Direzione generale risorse materiali, approvvigionamento e acquisti del ministero della giustizia. Ha inoltre sollecitato l’intervento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, organo eletto dallo stesso personale. . 

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