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Virus, dati stabili. In Puglia undici decessi e 567 nuovi contagi

Calano ricoveri e decessi, superati i 200 mila guariti. Sono 105 i positivi riscontrati in provincia di Lecce. Nuovi studi sull’infezione che potrebbe dipendere dal patrimonio genetico. Dalla Sicilia 50mila dosi AstraZeneca

LECCE – Anche oggi il rendiconto del bollettino epidemiologico regionale prospetta una situazione di stabilità in merito agli ultimi andamenti sulla diffusione del virus e il numero dei casi positivi. Contagi e ricoveri continuano a calare, l’Rt è sempre inferiore a uno, così la Puglia ha blindato la sua permanenza in zona gialla e punta a contenere i residui focolai in via di definizione.

Già da ieri e per la prima volta dopo quasi tre mesi gli attualmente positivi sono scesi sotto il tetto dei 40mila casi (il bollettino oggi ne conta 38.736, altri 505 in meno rispetto a ieri). Prosegue anche lo svuotamento degli ospedali, anche se i casi gravi nelle terapie intensive purtroppo non mancano: i pazienti ricoverati oggi sono 1.260 (pari al 2,9 per cento), mentre ieri erano 1.321, con uno scarto di altri 61 degenti in meno. Soltanto alla fine di aprile in Puglia erano ricoverate ancora oltre duemila persone positive al covid.

Oggi su 9.984 test effettuati, sono stati registrati 567 casi positivi, con un tasso giornaliero del 5,7 per cento (ieri era del 6 per cento) e la conferma che la diffusione del virus rimane in pianta stabile, anche se la carica virale non è ancora indebolita del tutto. Si registrano anche 11 nuovi decessi: due in provincia di Bari, uno in provincia di Brindisi, uno nella provincia della Bat, uno in provincia di Foggia, tre in provincia di Lecce e tre anche in provincia di Taranto.

I nuovi contagi registrati sono 120 in provincia di Bari, 67 in provincia di Brindisi, 67 nella provincia della Bat, 136 in provincia di Foggia, 105 in provincia di Lecce, 71 in provincia di Taranto. Un caso di provincia di residenza non ancora nota.

Il numero delle persone guarite sul territorio regionale raggiunge quota 200.955 con un incremento di 1.061 nelle ultime 24ore. In isolamento domiciliare ci sono 37.476 persone, il 96,8 per cento dei contagiati.  Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati complessivamente 2.373.878 test  per accertare la positività o meno al coronavirus. Il totale dei decessi sale a 6.254. Dall’inizio della pandemia ad oggi il totale dei casi positivi confermati di covid in Puglia è stato di 245.945.

Nell'ambito di una ridistribuzione decisa dal commissario Francesco Paolo Figliuolo, sono state consegnate in Puglia altre 50mila dosi di vaccino Astrazeneca. Si tratta di dosi che erano rimaste inutilizzate in Sicilia per il rifiuto da parte dei cittadini. Tali nuove scorte serviranno per garantire i richiami, anche se sono ancora insufficienti. Sono infatti circa 350 mila i pugliesi che devono ricevere la seconda dose del vaccino anglo-svedese.

Leggi il bollettino del 15 maggio

Covid può dipendere da patrimonio genetico

Il patrimonio genetico potrebbe influenzare lo sviluppo o meno della infezione da Covid 19. I geni di ciascun individuo potrebbero cioè spiegare la differenza tra soggetti “resistenti” e soggetti “sensibili” al virus.

Su come il patrimonio genetico possa incidere sullo sviluppo della patologia da covid si sta interrogando un gruppo di esperti e ricercatori nell’ambito di un importante progetto di ricerca sostenuto e cofinanziato della Regione Puglia che si inserisce nello studio internazionale  “Covid Human Genetic Effort” coordinato dal professor Jean-Laurent Casanova della Rockfeller University di News York.

Coordinatori del progetto di ricerca sono il professor Graziano Pesole del Dipartimento di Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica dell’Universià di Bari e dell’Ibiom-Cnr di Bari e coordinatore del nodo Italiano dell’Infrastruttura di Ricerca Europea Elixir e la professoressa Nicoletta Resta del Dipartimento di Scienze Biomediche ed Oncologia umana, direttore del Laboratorio di Genetica medica del Policlinico di Bari.

Il progetto di ricerca prevede il sequenziamento del genoma sia dei soggetti sensibili che resistenti, allo scopo di determinare varianti genetiche che si osservano nella popolazione pugliese correlate ad una diversa risposta dei soggetti all’infezione da Sars-CoV2.

Per lo studio dei soggetti resistenti, il gruppo di ricerca si avvale della collaborazione del Dipartimento di prevenzione della Asl di Bari diretto da Domenico Lagravinese, insieme alla dottoressa Maria Grazia Forte, responsabile del coordinamento delle attività.

L’adesione ai nuovi studi internazionali consentirà ai ricercatori impegnati nel progetto di accedere a tutti i dati prodotti a livello nazionale e internazionale, e la condivisione della mole di dati su scala internazionale fornirà i presupposti per caratterizzare i meccanismi molecolari alla base del processo di infezione virale e facilitare lo sviluppo di nuovi approcci diagnostici e terapeutici.

Vaccini, l'aggiornamento

Sono 1.804.474 le dosi di vaccino anticovid somministrate sino ad oggi in Puglia (dato aggiornato secondo il report del Governo nazionale alle ore 17). Sul sito lapugliativaccina.regione.puglia.it è stato pubblicato un contatore delle dosi somministrate, aggiornato periodicamente dal sistema Giava, il sistema informativo regionale per la gestione Informatizzata delle anagrafi vaccinali.

Per quanto riguarda il Salento, sono state circa 9mila le vaccinazioni eseguite ieri nell'Asl di Lecce. L'Asl è al lavoro per completare la vaccinazione dei pazienti fragili in tempi brevi: i medici di medicina generale hanno somministrato finora oltre 44mila dosi di vaccino.

I cittadini i cui medici non hanno aderito alla campagna vaccinale possono segnalare questa circostanza al Distretto socio sanitario di appartenenza che organizza apposite sedute ambulatoriali o somministrazioni a domicilio. In corso nei dodici punti vaccinali di popolazione la vaccinazione di over 50, 60 e 70. L'Asl di Lecce, come da indicazioni regionali e ministeriali, ha riprogrammato la somministrazione delle seconde dosi di vaccino mRNA già calendarizzate nel periodo dal 17 al 31 maggio.

La seconda dose dei vaccini Pfizer e Moderna viene somministrata a 35 giorni di distanza dalla prima, nello stesso luogo e alla stessa ora dell'appuntamento fissato.

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