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Lettura contatori di Aqp, Cgil chiede l'internalizzazione: "Risparmio di 2 milioni di euro"

Filctem Cgil chiede a Emiliano di “reinternalizzare” il servizio per ottenere un duplice vantaggio sia per l'azienda partecipata, sia per i livelli contrattuali dei letturisti

LECCE - I letturisti di Aqp, ovvero gli addetti al rilievo dei consumi degli utenti, chiedono a Michele Emiliano di internalizzare il servizio. O meglio, di riportarlo sotto la competenza diretta di Acquedotto Pugliese per ottenere un duplice vantaggio economico.

Da un lato, infatti, i lavoratori si sentirebbero più tutelati da un miglior inquadramento contrattuale; dall’altro l’azienda partecipata dalla Regione riuscirebbe a risparmiare 2 milioni di euro. I conti in tasca ad Aqp li ha fatti il sindacato Filctem Cgil che ha anche proposto al governatore di reinternalizzare i servizi.

In una lettera inviata al suo indirizzo e a quello dei vertici di Aqp, infatti, il segretario Franco Giancane ha evidenziato le criticità riscontrate sull’appalto. Il sindacalista ha anche evidenziato che, leggendo la lettera di licenziamento inviata dall’appaltatore ai lavoratori, si è venuti a conoscenza della risoluzione del contratto, a far data del 5 aprile, con l’azienda che si era aggiudicata la gara d’appalto.

“A nostro giudizio il problema era ab origine: aggiudicare un appalto con un ribasso di circa un quarto del valore dello stesso, 23,25 per cento, ha originato il dumping salariale che, per un’azienda controllata al 100 per cento dalla Regione Puglia, rappresenta un vero e proprio scandalo”, ha spiegato Giancane.

Il sindacato ricorda di aver denunciato diverse volte i ritardi nella corresponsione degli stipendi e la violazione del capitolato speciale d’appalto: “I lavoratori infatti sono stati costretti a espletare le proprie mansioni utilizzando la propria autovettura e senza vedersi riconosciuto il rimborso chilometrico come da tabella Aci”, ha puntualizzato il segretario.

Il sindacalista è partito dall’ultima gara d’appalto che aveva una base d’asta di oltre 11 milioni di euro per dimostrare che ad Aqp conviene internalizzare il servizio.  

“Dalla comparazione dei costi emerge un risparmio triennale di oltre 2 milioni di euro – ha annunciato Giancane -. Dall’operazione di esternalizzazione del servizio Aqp non ha tratto alcun beneficio. Non solo Acquedotto Pugliese ci ha rimesso sul piano economico, ma soprattutto ha consentito che venissero lesi i diritti e la dignità dei lavoratori e delle loro famiglie. Lavoratori che, se avessero lavorato alle dipendenze dirette di Aqp non avrebbero sofferto il dumping salariale”.

“Quel surplus incassato dall’azienda vincitrice dell’appalto si traduce in un mancato investimento di circa 2 milioni di euro nella qualità della vita lavorativa di tutti i lavoratori Aqp. Per questo chiediamo al presidente Emiliano che si attivi affinché il 5 aprile il servizio ritorni tra le attività interne dell’azienda – ha proseguito il referente Filctem-. . E comunque, quand’anche Aqp decidesse di scorrere la graduatoria dell’appalto, chi eventualmente subentrerà dovrà rispettare il contratto collettivo nazionale e la disciplina che regola il rimborso chilometrico. Non faremo sconti a nessuno”.

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