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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Melpignano

Dopo i menu resi “accessibili”, ora codice Braille a scuola: Melpignano punta all’inclusione

Il 21 dicembre i piccoli scolari dell’istituto comprensivo daranno una restituzione di quanto appreso nei mesi di laboratorio: da gennaio si studierà anche la lingua utilizzata da coloro che sono affetti da problemi uditivi

MELPIGNANO – Dopo i menu turistici resi fruibili anche ai non vedenti, così come per la mappa turistica, l’amministrazione comunale di Melpignano punta all’inclusione direttamente a partire dai banchi di scuola. Si è così deciso di partire sin dall’età scolastica nella familiarizzazione empatica non soltanto con le difficoltà, ma direttamente con l’apprendimento del linguaggio utile per interagire con ipo e non vedenti e con coloro che sono affetti da problemi uditivi.

Da settembre, al momento del ritorno fra i banchi, sette alunni della prima classe dell’istituto comprensivo “Oriolo e Ceccato” hanno aderito al tempo pieno (con una delibera, il Comune ha optato per l’estensione alle 40 ore settimanali a scuola per supportare l’autonomia lavorativa delle donne e sostenere le famiglie dei lavoratori). Durante quelle ore aggiuntive i piccoli si fermano a pranzo tutti assieme presso la mensa etica (che si serve di prodotti a kilometro zero), studiano l’inglese e, soprattutto, seguono corsi di didattica inclusiva.

Nell’ambito di questa disciplina, gli scolari si sono cimentati in un progetto di apprendimento del cosiddetto Nero Braille, il complesso sistema tipografico composto da caratteri rialzati, per consentire la lettura anche a chi soffre di deficit visivi o a chi la vista non l’ha avuta mai. Un percorso didattico e di sensibilizzazione, per consentire anche ai più piccoli la facile interazione con chi è accompagnato da necessità di forme di comunicazione alternative e da deficit sensoriali.

Nella mattinata di domani, alle 10, gli alunni e le alunne della scuola di Melpignano si esibiranno in una piccola restituzione di quanto appreso in questi mesi di laboratorio intitolato “Conoscere il buio: strategie inclusive a sostegno dell’alunno con disabilità visiva”. In dieci incontri da un paio d’ore ciascuno, i bimbi sono stati accompagnati dagli educatori, dagli esperti e da ausili tiflodidattici. Hanno così seguito un modulo sull’attività motoria adattata fatta di esercizi al buio, movimenti bendati per poter lavorare sull’orientamento e il senso della fiducia dell’altro. E ancora di giochi con il pallone sonoro, l’ascolto di fiabe e audiolibri e poi lo studio della scrittura e lettura del codice Braille sotto forma di gioco: tramite l’utilizzo di LegoBraille e di cartelloni sui quali i puntini tipici del codice erano rappresentati con degli animaletti.

Il Comune di Melpignano, nel corso dei mesi, ha coinvolto i ristoratori del borgo a riscrivere i menu anche nella versione Braille. Idem per la mappa turistica del luogo, ora fruibile anche dai non vedenti e dagli ipovedenti.  E da gennaio, inoltre, altra novità nel viaggio verso l’inclusione: via anche ai corsi di Lis, la Lingua dei segni, in collaborazione con l’Ens, l’Ente nazionale sordi sezione di Lecce.  

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