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Lopalco rimette il mandato e le deleghe. Ora Emiliano lo invita a ripensarci

Già da alcuni giorni l’epidemiologo ha rimesso il suo incarico di assessore alla Sanità nelle mani del presidente della Regione. “Nessun scontro, stanchezza fisica e mentale”. Ma ci sono divergenze cruciali su un farmaco per la Sma. Gruppi politici scatenati e Fdi chiede consiglio monotematico

BARI - Tecnicamente l’incarico e le deleghe assessorili nel comparto della Sanità rimangano congelate e nelle mani del presidente della Regione, Michele Emiliano, che spera in un ripensamento. Nei fatti, dopo diverse ore in cui i rumors sulle sue dimissioni, si sono accavallati  e le notizie sono state pure già commentate dai gruppi politici, l'assessore regionale alla Sanità della Puglia, l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, si è praticamente dimesso dal suo incarico in seno all’esecutivo.     

Lopalco da alcuni giorni, con una motivazione fatta giungere al governatore di Puglia, ha rimesso il suo mandato nelle mani del presidente della Regione spiegando che all’origine della decisione “non c'è mai stato uno scontro e i rapporti personali sono eccellenti”, ma che “c'è stato un punto su cui si sono prese strade diverse. Un punto che io ritengo” ha precisato Lopalco in un’intervista, “anche per la mia storia professionale, molto importante”. Fra le divergenze nate “su scelte cruciali” anche quella di somministrare un costosissimo farmaco ad un bambino affetto da Sma.

Dopo aver reso noto le motivazioni comunicate da Lopalco, lo stesso Emiliano ha chiesto all’esperto epidemiologo di rimeditare la propria scelta e tornare in campo al servizio dei pugliesi. Si attendono ulteriori sviluppi, mentre sono già numerosi gli interventi dei gruppi politici regionali che hanno preso posizione sulla vicenda. In particolare dai banchi dell’opposizione Fratelli d’Italia ha già chiesto la convocazione urgente di un consiglio regionale monotematico.

Le motivazioni di Lopalco

L’assessore Pier Luigi Lopalco ha messo a disposizione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano la sua delega con le seguenti motivazioni.

“Caro Presidente, carissimo Michele, con la presente rimetto nelle tue mani la delega ad assessore alla Sanità e benessere animale a me conferita” scrive Lopalco, “come anticipatoti verbalmente ritengo esaurito il mio mandato dopo il lungo periodo di emergenza che insieme abbiamo brillantemente affrontato”.

“La situazione attuale richiede un cambio di passo che la stanchezza fisica e mentale a cui sono stato sottoposto in questi lunghi mesi non mi consentono di affrontare” conclude Lopalco, “resto a disposizione tua e del governo regionale con il mio pieno supporto tecnico, intellettuale e anche politico discendente dal mio ruolo in consiglio regionale”.

La posizione di Emiliano

Sulla decisione comunicata dall’assessore alla Sanità, la posizione del presidente Michele Emiliano al riguardo è stata subito espressa. “L’azione svolta da Pier Luigi Lopalco durante la pandemia è stata indubbiamente incessante e faticosa, comprendo quindi la sua stanchezza e ho profondo rispetto per le sue ragioni” commenta il governatore.

“I pugliesi devono però sapere che tutta la squadra della Sanità non si ferma, continua il lavoro per garantire il massimo livello di prestazioni e che l’attenzione ai temi della salute rimane altissima da parte mia e di tutta l’amministrazione regionale, oggi come sempre” prosegue Emiliano.

“In un’intervista l’assessore Lopalco ha poi anche sollevato un tema che ci vede su posizioni diverse e che riguarda la somministrazione di un farmaco innovativo a un bambino pugliese affetto da una grave malattia genetica” spiega ancora il presidente della Regione, “l’eventuale somministrazione di questo farmaco deve essere sempre e comunque stabilita da una prescrizione medica e previa autorizzazione dei genitori, che nel caso specifico hanno già fatto richiesta”.

“Ho quindi preso posizione dicendo che la Regione Puglia metterà a disposizione le somme necessarie per il sostegno alla famiglia” precisa ancora Emiliano, “se c’è un medico che lo prescrive e se la famiglia autorizza, la Regione sosterrà le cure del bambino, ovviamente nel rispetto delle regole e della supremazia della prescrizione medica”.

“Alla luce di queste considerazioni” conclude, “ho chiesto all’assessore Lopalco, al quale mi legano sinceri sentimenti di stima e affetto,  di provare a recuperare le forze e tornare ad offrire il suo sostegno all'azione della giunta regionale, auspicando che possa rimeditare la sua scelta”. 

Le reazioni dei gruppi politici

Fin dalla mattinata si sono susseguite numerose note dei gruppi politici regionali che hanno attenzionato la vicenda e commentato le scelte in itinere dell’assessore alla Sanità di rimettere il suo incarico.

“La vicenda delle date o minacciate dimissioni dell’assessore alla Sanità, Lopalco, merita chiarezza nell’interesse della salute di tutti i pugliesi. Per questo, nelle prossime ore, Fratelli d’Italia depositerà una richiesta di convocazione urgente di un consiglio regionale monotematico sul tema” annunciano dal gruppo di Fdi, “alla vigilia della possibile quarta ondata e con una Sanità pugliese che risente fortemente dell’agire del presidente Emiliano, che si muove fra opportunismo e ricerca consenso, la discussione collegiale diventa una garanzia per tutta la Puglia”.

E per il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, “l’assessore Lopalco non si dimetta, sfidi il presidente Emiliano sul terreno della buona politica e della buona amministrazione contro clientele e mercato delle vacche".

"Le dimissioni non si annunciano, né si pongono nelle mani del presidente, si protocollano e si è consequenziali" ammonisce Zullo, "Lopalco, collega e amico che gode di tutta la mia stima personale e professionale, non avrebbe mai dovuto accettare la carica assessorile perché è noto a tutti la natura totalitaria di Emiliano".

“Apprendiamo che l’assessore Lopalco ha rassegnato le dimissioni nella mattinata di oggi. Come Lega Puglia” dichiara Davide Bellomo, capogruppo del partito della Lega, “siamo certamente soddisfatti, ma solo in parte. In questi mesi abbiamo più volte invocato che la mozione di sfiducia nei confronti di Lopalco fosse discussa in Aula, visto che i numeri da noi presentati in Consiglio avevano ampiamente dimostrato la sua inadeguatezza. Avremmo quindi voluto che la decisione fosse scaturita da una presa di coscienza per i numerosi e palesi fallimenti decisionali in piena pandemia da Covid-19”.

“La politica è umanità, è comprensione dei dolori e dei bisogni delle persone: se l’ex assessore Lopalco ha deciso di dimettersi perché ritiene inutile il costoso acquisto del farmaco per i due bimbi affetti da Sma, non possiamo che fargli i migliori auguri per il suo percorso al di fuori dell’istituzione regionale”, il commento dei i consiglieri regionali di Forza Italia, Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta,.

“Tuttavia, vogliamo credere che il professor Lopalco non abbia rassegnato le sue dimissioni per questo” proseguono i consiglieri azzurri, “poiché non lo crediamo così arido umanamente. Vogliamo credere che il casus belli sia da ricercare altrove, in questioni politiche e gestionali che non conosciamo. Se dovesse essere vero, invece, che abbandona la giunta regionale per le ragioni di cui sopra, allora non ne sentiremo la mancanza”.

“Che tristezza. È disumano utilizzare una vicenda dolorosa e scaraventarla nel dibattito politico per giustificare dissidi, incomprensioni o dimissioni” dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati, “l’obbligo di somministrare la terapia genica ai bimbi affetti da Sma è dettato dalla scienza giuridica, ossia dalla normativa. La legge dice che per la somministrazione del farmaco serve la prescrizione di uno specialista neuropsichiatra e non di un igienista impegnato nei talk show; prescrizione che nel caso del piccolo Paolo è arrivata. Su questo caso Emiliano e io pratichiamo dunque la scienza giuridica e non il politichese travestito con infondati tecnicismi. Se l’assessore Lopalco vuole dimettersi per problemi con Emiliano o altre legittime questioni lo faccia pure. Ma è pregato di non argomentare con pensieri antigiuridici”.

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